La culla per i bimbi abbandonati trasloca
Dal convento di via Locatelli a Loreto. In pochi al convegno boicottato dai pro vita
Nelle prossime settimane la culla della vita, installata nel 2006 in città, in via Locatelli, sul cancello del monastero Matris Domini, traslocherà. Verrà messa sul cancello della Croce Rossa di Loreto, dove i volontari si alterneranno (al posto delle monache) per sorvegliarla. Prima però la culla dovrà essere sistemata, visto che funziona ancora con una tecnologia del 2006: quando qualcuno la apre, viene inviato un «mms» a tre telefonini.
Il quartiere ha faticato ad adottarne una sola, ma le idee resteranno in dote a Boccaleone. È questa la zona scelta per la «missione inclusione» del laboratorio «Agente 0011» del Cesvi, in collaborazione con «Buone Notizie» del Corriere. In tre scuole superiori (Secco Suardo, Natta e Manzù) sono state arruolate le classi quarte: mescolate, hanno sondato gli abitanti con interviste, per investigare problemi e immaginare come superarli, nell’alternanza scuola-lavoro cominciata a ottobre. Come a X Factor, gli assessori Giacomo Angeloni, Maria Carolina Marchesi e la presidente del Consiglio comunale Marzia Marchesi hanno seguito tre squadre. Ieri è stato il giorno del verdetto, in oratorio, in parallelo ad altri otto capoluoghi italiani: cittadini e ragazzi hanno votato «La voce di Boccaleone» come progetto vincente. Sarà sviluppato e, ad aprile, verrà presentato ai candidati sindaci di Bergamo. «L’obiettivo — riassume la studentessa Chiara Zavattiero — è migliorare la comunicazione fra le due parti del quartiere», tagliato dalla ferrovia. Oltre al totem informativo al parco, si propone un bollettino periodico per informare sulla vita e le iniziative dell’abitato, da tradurre in inglese e arabo. «I progetti che nascono dal basso — dice Angeloni — hanno benzina in più, ci impegneremo a realizzarli».