Ponchia, il sopralluogo di domenica pomeriggio
La Ponchia riceve di domenica, il Comune si adegua
Sopralluogo domenicale per i tecnici del Comune alla cascina Ponchia. In vista del bando per il progetto di recupero dell’edificio, i Lavori pubblici avevano chiesto al collettivo che lo occupa dal 2013 la disponibilità ad aprire i cancelli. Il gruppo ha proposto domenica alle 14. E il sindaco Giorgio Gori ha accettato.
A soluzioni estreme, sulla Cascina Ponchia, la giunta di Giorgio Gori non vuole arrivare. E si vede. I Lavori pubblici, alle prese con la stesura del bando per trasformarla in struttura destinata a donne in difficoltà, hanno chiesto al collettivo di metterla a disposizione per un sopralluogo. Serve capire in che condizioni è l’edificio, occupato dal 13 dicembre 2013. La proposta era di fissare per questo venerdì. Ai tecnici, invece, toccherà presentarsi di domenica.
La decisione, che accontenta il collettivo, è del sindaco Giorgio Gori con buona pace dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla che lì per lì neanche aveva preso in considerazione l’idea di convocare i funzionari alle 14 di un giorno di festa. «È chiaramente una provocazione», la reazione a caldo dell’assessore, in questi giorni fuori Bergamo. Ma, appunto, nessuno vuole passare ai lucchetti forzati o, un domani, agli sgomberi. E allora da Palazzo Frizzoni rispondo più o meno così: no problem, il sopralluogo si farà quando proposto dal collettivo nella lettera indirizzata a Gori. «Siamo sempre stati disponibili ad un confronto e ad una discussione costruttiva su progettualità e socialità — sottolinea il collettivo al sindaco —. Ci fa sorridere il fatto che per lei “ricerca del confronto” voglia dire calare progetti dall’alto e mettere pezze in maniera totalmente opportunistica, a seconda del problema del momento. È apprezzabile il fatto che si interessi alla questione delle donne in difficoltà, ma sappiamo benissimo tutti che soluzioni di questo tipo potrebbero essere trovate facilmente in altri luoghi e con tempi e soprattutto investimenti minori a quelli che prospettate per la Kascina».
Il progetto firmato dalla cooperativa Ruah vale un milione e mezzo di euro e l’idea è di realizzarlo in un paio d’anni, tra la fase dell’appalto e quella del cantiere. Di dietrofront la giunta non ne parla. Anzi. La verifica sullo stato dei luoghi è un passo avanti verso la gara a evidenza pubblica che dovrebbe essere indetta a stretto giro e che sarà il preludio al resto. Mentre la Lega chiede uno sgombero immediato, su tempi e modalità d’intervento la maggioranza ancora non si sbilancia. (mad.ber.)