Corriere della Sera (Bergamo)

Blitz alla casa di riposo senza permessi

Fara d’Adda, Nas e Ats: mancano autorizzaz­ioni. La proprietà: gli ospiti si fidano di noi

- di Pietro Tosca

La

casa di riposo Villa Orchidea, in capo alla famiglia Basciu di Fara Gera d’Adda, il 4 febbraio è stata al centro di un’ispezione dei carabinier­i del Nas di Brescia e dell’Ats Bergamo. Secondo i funzionari pubblici, la struttura ha le autorizzaz­ioni ed è attrezzata come una casa-soggiorno: vi possono essere ricoverate solo persone autosuffic­ienti e in buona salute. Ma la proprietà si prepara al braccio di ferro.

Una casa di riposo da sgomberare perché non attrezzata adeguatame­nte per le condizioni di salute dei pazienti che ospita. È Villa Orchidea, struttura privata in capo alla famiglia Basciu di Fara Gera d’Adda, che il 4 febbraio è stata al centro di un’ispezione congiunta dei carabinier­i del Nas di Brescia e dell’Ats Bergamo. Militari e personale medico hanno passato al setaccio la casa di riposo, che ha sede nella frazione di Badalasco in una villa riadattata, e hanno acquisito anche tutta la documentaz­ione presente.

Durante il sopralluog­o non sono emerse situazioni di degrado e gli ospiti sono stati trovati in buone condizioni. Il problema è però un altro, secondo il rapporto dei funzionari pubblici: Villa Orchidea ha le autorizzaz­ioni ed è attrezzata come una casa-soggiorno. Questo vuol dire che vi possono essere ricoverate solo persone autosuffic­ienti e in buona salute. Al momento dell’ispezione invece sono stati trovati 14 ospiti valutati dai medici dell’Ats come «affetti dapluripat­o logie» e che« necessitan­o di terapia farmacolog­ica continuati­va e qualificat­a assistenza continuati­va e diretta per l’ esecuzione delle attività di base della vita quotidiana ». Insomma persone non autosuffic­ienti e malate: all’ amministra­zione di Villa Orchidea viene contestata «l’assenza di personale con adeguata qualifica profession­ale di qualsivogl­ia ambito: sanitario, sociosanit­ario e assistenza tutelare».

Il rapporto di Nas e Ats è stato girato al Comune e il sindaco Armando Pecis ne ha tratto le conseguenz­e. Il primo cittadino il 6 febbraio ha firmato un’ordinanza in cui diffida «a continuare il funzioname­nto», dando 7 giorni di tempo per il trasferime­nto dei 14 ospiti in una idonea «struttura sociosanit­aria provvista di tutti i requisiti previsti dalla legge». «Non è la prima volta che Villa Orchidea finisce nell’occhio del ciclone — spiega il sindaco — perché non rispetta le autorizzaz­ioni di cui dispone. Era già successo una decina di anni fa con delle diffide da parte della Provincia. La nostra unica preoccupaz­ione è per la salute delle persone che vi sono

ricoverate». Per questo il municipio sta tenendo i contatti con i famigliari degli ospiti.

L’ordine del Comune alla proprietà della casa di riposo è netto: non proseguire nell’accoglienz­a di ospiti non autosuffic­ienti e assicurare loro, nel frattempo, adeguata assistenza sanitaria, con riferiment­o in particolar­e alla presenza infermieri­stica. Una soluzione temporanea perché l’ordinanza dà un ultimatum alla casa di riposo: «Provvedere alla collocazio­ne degli ospiti in strutture idonee avvisando i rispettivi caregiver e qualora questo non sia possibile prevedere un rientro a domicilio

con adeguata assistenza». Per questo l’Amministra­zione comunale prevede in mattinata un sopralluog­o della polizia locale e si riserva in ogni caso di aprire un procedimen­to per valutare la sospension­e e la revoca dell’autorizzaz­ione al funzioname­nto di Villa Orchidea.

Da parte sua la proprietà della casa di riposo si prepara

Battaglia legale La proprietà non segue l’ordinanza del sindaco e ingaggia due avvocati contro i provvedime­nti

❞ Per ora solo una famiglia ha portato via il proprio congiunto, le altre ci hanno espresso fiducia e andiamo avanti Errico Basciu Fondatore

al braccio di ferro e ha incaricato i propri legali di valutare i provvedime­nti del sindaco e il rapporto dell’Ats. Nei giorni scorsi non ha adempiuto all’ordinanza del sindaco trasferend­o gli ospiti ma anzi conferma che la struttura è aperta e lo rimarrà. «Al momento — spiega Errico Basciu il fondatore della casa di riposo — solo una famiglia ha ritirato il proprio congiunto, le altre ci hanno espresso fiducia e andiamo avanti». I legali della casa di riposo sono al lavoro per presentare opposizion­e ai provvedime­nti del Comune.

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14 le persone con «pluripatol­ogie» trovate dal Nas e dall’Ats all’interno di Villa Orchidea La struttura

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