Il ritorno di Reati: «Treviglio è sempre stata casa mia»
A volte ritornano. E a Treviglio accade spesso perché è una realtà dove si sta bene e che solitamente si ricorda con nostalgia. Dopo i rientri alla base in passato di Emanuele Rossi e Tommaso Marino, anche Davide Reati riabbraccia la Remer a distanza di 5 anni e mezzo dall’addio. Nel frattempo ci sono state le esperienze a Verona, Tortona, Forlì, Piacenza e Cento con cui ha cominciato questa stagione. «Quando si parla di Treviglio in me si accende dentro qualcosa di speciale — racconta il 30enne di Cernusco sul Naviglio pochi minuti dopo aver firmato il contratto fino al 2021 —. È la seconda volta che torno in un posto dove sono cresciuto come persona e come giocatore. Ritrovo quella che me è casa, è un luogo dove ho passato dieci anni tra giovanili e prima squadra, un terzo della mia vita. Domenica al PalaFacchetti sarò emozionato anche se magari da fuori non si vedrà perché sembro riservato. È strano ma non ho mai rimesso piede da avversario in questi anni in una gara ufficiale».
Nelle classifiche di tutti i tempi della società la guardiaala è decima in quella delle presenze con 201 e nona in quella dei punti con 2171 (10,8 di media). «Per me Treviglio è sempre stata la priorità — prosegue —. Si era ipotizzata la possibilità anche nell’estate scorsa ma anche in quelle precedenti c’era stato qualche sondaggio. A Cento ero partito in maniera molto entusiasta, il roster era competitivo ma dal punto di vista dell’organizzazione ci sono state difficoltà che abbiamo cercato di limare. Le cose sono peggiorate anche nei rapporti, purtroppo poi è stato dato credito a cose non vere senza capire quale fosse la realtà. Era inutile andare avanti e credo che la separazione sia stata la scelta migliore per tutti».
Davide si presenta con un primo scorcio di campionato nel girone Est da 11,8 punti e 4,2 rimbalzi di media con il 37% nel tiro da 3: «Ci tenevo a rivestire la maglia della Blu Basket ma volevo farlo nel pieno delle mie forze come sono adesso, non da “vecchio”. Ritrovo Vertemati che ritengo uno dei migliori allenatori e con cui ho un ottimo rapporto. Penso di essere un giocatore che vale in questa categoria ma mi metto a totale disposizione perché arrivo in una squadra in lotta per i playoff con equilibri consolidati».
Al momento di andare via nell’estate 2013 Reati aveva dichiarato che la società non aveva dimostrato di volerlo fino in fondo: «Avevo 24 anni, sono maturato. Posso aver detto delle cose non corrette, ma non l’ho fatto con cattiveria. Come sono cambiato a livello tecnico? Mi piace sempre tirare da fuori ma negli ultimi due anni ho trovato più fiducia nell’attaccare il ferro. In difesa, la mia lacuna da ragazzino, sono sicuramente migliorato».
Desiderio «Volevo rivestire la magia della Blu Basket nel pieno delle forze e non da “vecchio”»