Meraviglia e malinconia nelle poesie di Bordoni
«Nel segreto di un bacio» raccoglie dieci componimenti con fotografie artistiche
Silvio Bordoni, classe 1937, fine letterato nativo di Zanica e verdellese d’adozione, con la raccolta poetica «Nel segreto di un bacio» aggiorna la personale bibliografia, iniziata nel lontano 1972. E di tale lunga ricerca, esistenziale prima che semantica, questo nuovo cimento editoriale pare il distillato.
Dieci poesie sono composte in un elegante libretto, recentemente pubblicato per i tipi di LietoColle nella collana dal programmatico titolo «Solodieci». I versi, pregnanti e al medesimo tempo delicati, incoraggiano all’incontro con la vita: «Nulla si disperde nell’incontro / nulla brucia totalmente / per chi ha guardato i falò della vita / con lo sguardo profondo», si legge in uno dei componimenti. La malinconia di un’età fragile, segnata dai ricordi, s’intreccia a un sentimento rinnovato da naturale e struggente meraviglia: «Viaggiare / nel cuore della bellezza / sostare sul limitare di un piccolo sogno / dove l’immagine primitiva avvolge il pensiero gonfio / di stupore».
Il dolore e la solitudine certo affiorano, eppure vanno accolti, sodali necessari per chi ha scelto di partecipare generosamente al mondo e lì trovare, in un paesaggio, nello scorrere delle stagioni, nell’afflato amoroso o sociale, il plausibile senso originario. Le poesie di Silvio Bordoni — commovente, fra le altre, quella dedicata all’autrice Alda Merini — sono mondate da soluzioni retoriche e toni perentori per offrirsi come limpide epigrafi, pensieri rispettosi del silenzio di ciascuno.
Ad accompagnare i testi e cadenzare il volumetto sono dieci fotografie artistiche in bianco e nero di Michela Scrivanti, sintoniche con le parole ed egualmente suggestive. Un piccolo tassello policromo della pittrice Ana Kapor, nel risvolto di copertina, evoca bene la meraviglia di cui sopra.