Pussy Riot, le attiviste del punk rock
La loro esibizione più famosa è stata la preghiera contro Putin, non autorizzata, nella cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca, nel marzo del 2012, culminata con tre arresti, tra cui quello della loro leader, Marija «Masha» Alëchina. Una performance provocatoria, che ha trasformato le Pussy Riot in icone del dell’attivismo femminista e politico nel mondo. Ma le tre pasionarie russe, oltre a far parte di un gruppo di protesta, formano anche una band musicale, che fa punk rock a tutto spiano ispirato agli Sham 69, ai Cockney Rejects, alle Bikini Kill e al movimento Riot Grrrl degli anni Novanta. I testi dei loro brani sono espliciti come i titoli: «Kill the sexist», «Drive Putin away». Il collettivo, noto anche per i concerti ideologici in luoghi pubblici con il viso coperto da passamontagna colorato, simbolo delle accese battaglie per i diritti civili a sostegno delle donne, degli omosessuali, e di tutte le categorie discriminate, stasera suona per la prima volta in Italia, al Legend Club (via Fermi 98, ore 20; ing.20 euro), per presentare dal vivo i brani più recenti come «Unicorn Freedom», dedicato a una diciottenne russa reclusa in carcere per aver criticato il governo. Via Conservatorio 12, ore 21, ingresso 27/22
eECONOMIA
Alla Bocconi Ignazio Visco presenta il proprio libro «Anni difficili. Dalla crisi finanziaria alle nuove sfide per l’economia» (il Mulino).
Via Sarfatti 25, ore 18
SAGGIO
È dedicato alla fotografia, con l’analisi di otto immagini celebri, il libro di Luigi Zoja «Vedere il vero e il falso» (Einaudi) al centro dell’incontro di oggi alla Feltrinelli con l’autore e Umberto Galimberti. P.zza Duomo, ore 18.30