Corriere della Sera (Bergamo)

Conservato­rio: si inaugura l’anno della svolta

- Morandi

Continuità e riorganizz­azione della didattica: sono le linee guida del mandato di Giovanni Pietro Fanchini, nuovo direttore del conservato­rio cittadino Donizetti, che succede a Emanuele Beschi. «Fanchini prende un’eredità impegnativ­a», dichiara il presidente Claudio Pelis, soffermand­osi sul percorso di statizzazi­one intrapreso dall’istituto, che domani inaugurerà l’anno accademico con un concerto. L’appuntamen­to è alle 20.30 nel teatro del conservato­rio, che dal 2016 ha sede in alcuni spazi dell’Istituto Palazzolo, con ingresso nell’omonima via al civico 88. A dare il la saranno alcuni dei migliori allievi. «Diamo spazio a coloro che si sono diplomati lo scorso anno con 110 e lode — spiega Fanchini —. Il programma spazierà dal jazz alla classica, per chiudere con l’esibizione del coro, diretto Elisa Fumagalli». Si partirà con un pezzo di Heitor Villa – Lobos, eseguito da Raffaele Mezzanotti alla chitarra, tra i lodevoli. Dopo di lui il contrabbas­sista Luca Cantaboni, impegnato in un repertorio jazz: proporrà «So what» di Miles Davis e «Spain» di Chick Corea. Terzo a esibirsi il pianista Daniele Fasani alle prese con Claude Debussy, Gyorgy Ligeti e Igor Stravinski­j. Poi largo alla sezione fiati. Andrea Agazzi al trombone, accompagna­to da Samuele Pala, docente di pianoforte, proporrà «Romance» di Carl Maria Von Weber, mentre con un ensamble di trombe, corni, tromboni e tube si cimenterà in «Thoughts of love» di Arthur Willard Pryor. Altro diplomato a pieni voti, Federico Ravelli alla tromba. Con il soprano Barbara Cadei, una sezione di fiati e Tomas Gavazzi al clavicemba­lo, eseguirà brani di Handel, Telemann e Bach. Durante la serata sarà eseguita anche una composizio­ne scritta da Gabriele Ravizza. Chiuderà il concerto l’elevazione musicale del coro, con l’Inno di Mameli e composizio­ni di Rameau, l’Ave Maria di Gaetano Donizetti, il «Locus iste» di Anton Brucner e il «Va’ pensiero» di Verdi. Seguirà la consegna delle pergamene ai sei diplomati con lode, «l’apice dell’eccellenza del nostro conservato­rio, che presenta giovani promettent­i», prosegue il direttore. Oggi l’istituto è frequentat­o da 400 allievi, di

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