Atalanta e Milan Non solo Europa: scontro tra vivai
Domani in campo Atalanta e Milan al top per la formazione di calciatori professionisti nelle ultime tre stagioni. Ora i nerazzurri sono in attesa di una nuova covata di talenti
Due fabbriche di talenti che si posizionano alla 19esima e al 26esima posizione in Europa, al top in Italia, battute solo dalla Roma. Atalanta e Milan, che si scontrano domani a Bergamo, primo crocevia della strada che porta a un posto al sole in Europa, sono club che hanno ben presente l’importanza del vivaio. A dare (l’ennesimo) certificato della bontà dei due settori giovanili è il Cies. L’istituto di statistica ha indagato i club d’origine, in base ai minuti in campo nelle ultime tre stagioni nei massimi campionati continentali (Premier, Liga, Ligue 1, Bundesliga e Serie A) dei calciatori fino ai 21 anni. A comandare la classifica il vivaio per eccellenza, la cantera del Barcellona che ha fornito 69 giocatori (che hanno militato in 55 differenti club) per un totale di 319 mila minuti. In Italia in vetta ci sono i giallorossi (134.731 minuti) seguiti appunto da Atalanta (134.410) e Milan (121.818).
Il peso del vivaio in casa Atalanta è cambiato nello stesso arco di tempo ispezionato dall’istituto svizzero. Perché gli unici talenti cresciuti a Zingonia in prima squadra, attualmente, sono Barrow, Rossi, Kulusevski e Piccoli i quali non trovano grande spazio. A differenza, ad esempio, di due annate fa con i vari Caldara, Kessie, Conti e Gagliardini. Una situazione normale, perché in casa Atalanta è stata iper sfruttata Zingonia («spremitura» che ha fruttato plusvalenze milionarie grazie alle quali è stato possibile allestire una squadra che sogna la Champions...) e ora serve attendere una nuova covata di baby fenomeni. Senza aver fretta, perché il rischio è di bruciare chi ha le carte in regola per prendersi il grande palcoscenico. E ci vuole un attimo
per essere costretti a dire addio a quella classifica che, per il club orobico, significherebbe, probabilmente, essere costretto a dire addio ai sogni di gloria futuri. Gli stessi che hanno portato alla polverizzazione dei biglietti per la trasferta di Coppa Italia a Firenze in 48 ore.