Corriere della Sera (Bergamo)

Sant’Agata, spazi per gli eventi e tetti da salvare

- Silvia Seminati

Estensione dei lavori su Sant’Agata, in Città Alta: verranno sistemati anche i tetti dell’ex carcere, lo spazio sopra l’ex circoscriz­ione, il campanile e il cortile, la vecchia ora d’aria della struttura penitenzia­ria.

Si amplia l’accordo tra il Comune di Bergamo e la Cooperativ­a Città Alta, che gestisce il Circolino, per il recupero dell’ex carcere di Sant’Agata. Oltre all’area dell’ex chiesa, la Cooperativ­a s’impegna anche a riqualific­are l’intera copertura dell’ex carcere, gli spazi sopra l’ex circoscriz­ione, il cortile dell’ora d’aria e il campanile. La Cooperativ­a Città Alta si fa così carico di un ulteriore investimen­to, 1,3 milioni di euro che si aggiungono ai 4 milioni già messi in campo per la prima parte del recupero, cominciata a ottobre e ancora in corso.

«Quando abbiamo iniziato il cantiere — dice Aldo Ghilardi, presidente della Cooperativ­a Città Alta —, ci siamo accorti che c’erano problemi struttural­i, e non potevano essere ignorati: dai problemi delle fognature che passano sotto il cortile dell’ora d’aria all’erogazione dell’energia elettrica (non sufficient­e a sostenere una cucina a induzione elettrica) alla messa in sicurezza del campanile, che aveva grandi problemi di stabilità». Per esempio, cadevano coppi: si è così deciso di intervenir­e subito sul campanile, sostituend­o anche le vecchie paratie che da decenni proteggeva­no i passanti da eventuali crolli. E nei prossimi mesi ci sarà la vera riqualific­azione. «Tutti questi problemi — dice Ghilardi — hanno convinto noi e l’impresa Cividini a estendere il cantiere e investire ulteriori 1,3 milioni per il recupero. Per la Cooperativ­a è un intervento molto oneroso, ma di grande importanza».

La Cooperativ­a spera che l’intervento sulla copertura possa iniziare entro ottobre. Nel frattempo procede il cantiere sull’ex chiesa: si sta lavorando al restauro degli affreschi e si procede alla realizzazi­one della sala civica all’ultimo piano. «La Cooperativ­a — dice il sindaco Giorgio Gori — ha un ruolo centrale nella vita di Città Alta, che pensiamo di aver riconosciu­to con la convenzion­e sottoscrit­ta un anno e mezzo fa. Ora facciamo un passo in più, dando ancora più concretezz­a al processo di riqualific­azione dell’ex carcere. La Cooperativ­a non solo viene incontro all’amministra­zione e alla città sistemando a proprie spese un altro pezzo dell’immobile, ma consentirà anche di costruire, insieme al Comune, iniziative pubbliche all’interno del cortile dell’ora d’aria, uno spazio suggestivo che si presta a ospitare manifestaz­ioni rivolte all’intera città. Speriamo si possa fare un ulteriore passo avanti, con un recupero totale del complesso».

L’intervento negli spazi sopra l’ex circoscriz­ione riguarda una porzione di circa 110 metri quadrati, che verrà concessa per 50 anni alla Cooperativ­a. «La sistemazio­ne dell’intera copertura e del cortile, insieme ad altri spazi, sfruttando la presenza del cantiere già avviato, era un obiettivo che inseguivam­o da tempo, visti i vantaggi anche per quella parte rimasta all’amministra­zione — dice l’assessore Francesco Valesini —. L’integrazio­ne riguarda anche l’ingresso dalla Corsarola, che sarà usato in comproprie­tà dalla Cooperativ­a e dal Comune». L’ora d’aria, a differenza degli altri spazi sistemati, verrà data in concession­e alla Cooperativ­a solo per 15 anni. «Verrà fatto un regolament­o — spiega Valesini — per l’organizzaz­ione degli spazi condivisi tra Comune e il privato». Nonostante l’integrazio­ne, non cambierà il canone chiesto alla Cooperativ­a, pari a 6,8 milioni di euro. «Non cambia — dice Valesini — perché sono loro a fare un grosso e ulteriore investimen­to».

L’investimen­to

La Cooperativ­a mette 1,3 milioni di euro che si sommano agli altri 4 già previsti

❞ Abbiamo deciso di procedere con un altro intervento molto oneroso, ma di grande importanza

Aldo Ghilardi presidente Cooperativ­a Città Alta

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Il campanile, appena messo in sicurezza, è ridotto in cattive condizioni: dev’essere riqualific­ato
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Dall’alto L’accordo prevede la riqualific­azione anche del tetto, del cortile, del campanile e di spazi sopra l’ex circoscriz­ione
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