Lecco, aggredì due donne: «È incapace di intendere». Assolto Con l’ultraleggero si ribalta: illeso
Una delle vittime: è giusto così, non ce l’ho con lui. L’assalto avvenne in stazione, l’uomo verrà ricoverato
«È giusto così. Non posso avercela con lui. La colpa è di chi non è stato in grado di curarlo e di chi ha permesso che una persona fortemente disturbata potesse essere lasciata nelle condizioni di fare del male a sé stessa e agli altri. La verità è che siamo tutte vittime in questa situazione». Fuori dall’aula di tribunale dove si è appena concluso il processo, Elena commenta la sentenza che ha visto assolvere per totale vizio di mente il suo aggressore. In volto porta ancora i segni delle percosse, cammina a fatica, quasi non riesce a muovere il collo. Il 9 settembre scorso mentre stava andando a prendere il treno per recarsi a un colloquio di lavoro è stata colpita con un pugno in pieno volto nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Lecco da un 24enne originario del Togo, che poco prima aveva fatto ruzzolare dalle scale una studentessa di 18 anni. Un raptus di follia ripreso dalle telecamere Un errore di manovra in fase di atterraggio e l’ultraleggero si ribalta. Ai comandi un imprenditore di 81 anni, uscito illeso dall’incidente avvenuto a Biassono. È successo nella tenuta dell’uomo nella zona industriale. di videosorveglianza: si vede la ragazza spintonata violentemente e poi lei, medico neurologo di 56 anni, cadere a terra priva di sensi sotto i colpi dell’immigrato poi arrebase stato dalla Polfer.
Ieri l’uomo, Aboudel Manaf Cocobissi, regolare in Italia, è stato giudicato totalmente incapace di intendere e di volere, dunque non imputabile, in alla perizia esposta in aula dallo psichiatra Giuseppe Giunta. Il giudice Enrico Manzi ha disposto che trascorra i prossimi due anni presso una Rems, residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, gli ex ospedali psichiatrici giudiziari. In attesa di trovare la struttura adatta resterà in carcere. Il giovane, già in cura in passato per gravi problemi psichici, in aula ha dato lettura di un messaggio di scuse. Le stesse ripetute alla due vittime dalla madre e della sorella del 24enne. «Per due anni mio figlio sarà al sicuro. Spero solo che possa essere aiutato anche in seguito», le parole della mamma, che ha chiesto di abbracciare il medico e la studentessa.