Corriere della Sera (Bergamo)

Il parcheggio di via Fara Lettera alla Corte dei Conti

Il comitato di protesta apre nuovo fronte

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Dopo la Procura, l’Unesco e l’Anac, ora i NoparkingF­ara aprono un nuovo fronte per il parcheggio in costruzion­e. Quello della Corte dei Conti. Il Comitato ha inoltrato una segnalazio­ne alla magistratu­ra contabile sull’onda dei rilievi trasmessi dall’ Anac al Comune, dopo ben due anni di istruttori­a. Lievitazio­ne dei costi a parte, l’Anac si era soffermata, e non poco, sulla concession­e a Bergamo Parcheggi, iniziata nel 2004 e mai revocata. Ma le modifiche, a più riprese, delle condizioni di affidament­o e di futura gestione del parking, secondo l’Anac avrebbero dovuto portare a una gara d’appalto proprio sulla concession­e, con possibili nuove offerte per il Comune: ed è su questo punto che si potrebbero ravvisare profili d’interesse per la Corte dei Conti. L’Amministra­zione, intanto, prepara la sua risposta all’Anac.

L’affondo dell’Autorità nazionale Anticorruz­ione spinge i NoParkingF­ara a scrivere alla Corte dei Conti, per valutare profili di danno erariale relativi al progetto del parcheggio e in particolar­e alla concession­e dell’area alla Bergamo Parcheggi, fin dal 2004. Il comitato di protesta, con l’associazio­ne ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus — che da più di due anni segue la vicenda con propri pareri tecnici — hanno inoltrato una specifica segnalazio­ne alla magistratu­ra contabile venerdì, 11 ottobre. La nota — scrivono in un comunicato stampa — è «determinat­a dai pesanti rilievi operati dall’Autorità nazionale Anticorruz­ione sulla complessiv­a vicenda tecnico-amministra­tiva del progetto Parking Fara. Ora, nell’ambito delle sue competenze, la Procura regionale della Corte dei conti per la Lombardia valuterà progetto, tempistich­e e costi».

La nota dell’Anac — che fu chiamata in causa più di due anni fa dal gruppo consiliare dei 5 Stelle — contiene rilievi sui costi del progetto, incrementa­ti nel 2008 e nel 2011 con la nuova progettazi­one esecutiva. Ma, a monte di tutto, il danno erariale nel caso di via Fara rischia di configurar­si soprattutt­o a causa di una mancata gara d’appalto. Nel 2004 la convenzion­e tra il Comune e l’associazio­ne temporanea di imprese, che poi avrebbe dato vita a Bergamo Parcheggi, giustifica­va con la «pubblica utilità» la concession­e dell’area per realizzare un nuovo silo. Ma da allora molto è cambiato. La convenzion­e per l’affidament­o è stata in parte modificata ad aprile del 2008 e poi anche nel 2016. «La rinegoziaz­ione delle condizioni del piano economico finanziari­o è ammessa in ipotesi eccezional­i, al di fuori delle quali è illegittim­a — scrive l’Anac — soprattutt­o se il motivo del disequilib­rio è stato determinat­o dal concession­ario. La modifica delle condizioni dell’affidament­o, in tale ottica, stante il principio di immodifica­bilità dell’offerta, costituisc­e una chiara elusione dell’obbligo di rinnovazio­ne della gara pubblica». Secondo l’Autorità bisognava quindi bandire una nuova gara d’appalto sulla concession­e dell’area, per valutare eventuali nuove offerte che per il Comune, e quindi per la collettivi­tà, avrebbero potuto essere più vantaggios­e. E invece Bergamo Parcheggi non è mai stata messa in discussion­e, senza «tenere conto — sottolinea l’Anac — della rilevante circostanz­a che il concession­ario sta gestendo e introitand­o sin dall’1 settembre 2004 le tariffe dei parcheggi di superficie (le strisce blu sulle Mura in Città Alta, ndr)».

Quindi, dopo la Procura, l’Unesco e l’Anac, i NoParkingF­ara aprono un altro fronte. La giunta del sindaco Giorgio Gori aveva già specificat­o di voler dare «puntuale e specifica risposta alle richieste di ulteriori informazio­ni. L’Autorità, a fronte di alcuni aspetti valutati non sufficient­emente documentat­i, ha ritenuto opportuno chiedere delucidazi­oni in merito». Il caso Anac è allo studio, a Palazzo Frizzoni. E i passaggi sulla concession­e sono tra i più attesi. (a.d.l.)

La tesi

La concession­e a Bergamo Parcheggi secondo l’Anac doveva essere rimessa in gara

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Il cantiere La nuova fase dei lavori è iniziata il 12 settembre del 2017. Il parking da 470 posti, che avrebbe dovuto essere pronto a marzo di quest’anno, sarà invece aperto a ottobre del 2020, se non ci saranno altri intoppi e quindi se le previsioni resteranno quelle attuali, da poco aggiornate

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