L’ex imam: io trattato come un prigioniero
L’ex imam ancora nel centro per i rimpatri di Roma. Il Viminale: tutto regolare
Il volo per il Pakistan (di ieri) slitta al 29 ottobre. L’ex imam di Zingonia, Hafiz Muhammad Zulkifal, è nel centro rimpatri di Roma. Si sfoga al telefono: «Perché devo restare qui a soffrire?»
Ieri mattina l’ex imam di Zingonia Hafiz Muhammad Zulkifal sarebbe dovuto salire su un aereo diretto in Pakistan. Invece, a mezzogiorno, era attaccato al telefono del Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria, Roma. La polizia ce lo ha portato il 5 settembre, indirettamente per il processo per terrorismo che lo ha coinvolto in Sardegna. Deve tornare in patria, è pacifico. Al provvedimento di espulsione nemmeno si è opposto. Ma ora la partenza slitta al 29 ottobre e lui è un fiume in piena. «Questa è una violenza — si sfoga in una chiamata che chiede di fare da numero fisso a numero fisso per avere più minuti a disposizione —. Perché devo restare ancora qui a soffrire?».
Quarantasette anni, moglie e nove figli a un centinaio di chilometri da Islamabad, dopo la sentenza di marzo era ripartito da un lavoro come autista. Da un mese e mezzo faceva consegne anche in centro città, con quella sua lunga barba tornata arancione. Accusato di essere la guida spirituale di una cellula di Al Qaeda, la Corte d’Assise di Sassari sul suo conto non si è espressa. Secondo i giudici, non ci sono prove a sufficienza che quel gruppo abbia organizzato attentati in Pakistan. Ma per lui hanno disposto nuove indagini per via di un Sms che lo collegava alle stragi. Vero? Falso? E da chi proveniva quel messaggio? Durante il dibattimento non è mai stato chiarito. Per la Corte, va capito però se fosse collegato ad altre organizzazioni estremiste. «Siamo fermi a quel dispositivo — spiega l’avvocato Fulvio Vitali, che lo assiste —. La Corte ha chiesto una proroga di novanta giorni per il deposito delle motivazioni, dovrebbero arrivare a giorni, ma in questo momento Zulkifal pensa solo a tornare a casa». L’ordine di espulsione è arrivato per via della revoca del permesso di soggiorno decisa dal questore nel 2017, durante il processo. Di fronte a capi d’imputazione così gravi, la tutela della collettività può prevalere su quella degli interessi dello straniero. Il successivo ricorso al Tar non ha avuto effetti. «L’ho accettato — riprende Zulkifal — e sono grato alla giustizia italiana, perché non sono un terrorista, sono innocente. Avrei voluto restare in questo che è stato il mio Paese per vent’anni, ma torno volentieri in Pakistan, dalla mia famiglia, però chiedo di poterlo fare con dignità. Sono qui da più di un mese senza motivo. Mi è stato notificato ieri (venerdì per chi legge, ndr) che dovrò attendere fino al 29 ottobre, perché viaggerò con altri pachistani su un charter. È incomprensibile. Ho spiegato che sono disposto a pagarmi il volo, a questo punto. Ho una montagna di debiti e nove figli da mantenere. Devo lavorare».
Ci sarebbero anche motivi legati alle condizioni del centro. Dopo l’arresto del 2 aprile 2015, nella sua casa a Pognano, ha vissuto da detenuto per 1.348 giorni: per una breve parentesi in via Gleno, poi nel carcere di massima sicurezza a Rossano Calabro, infine in Sardegna. «Ma in questo centro è più brutto che stare in prigione — sostiene —. Dormo in una stanza con 8 persone, i bagni sono sporchi, molti spazi sono stretti. Ci danno cibo scaduto. Io che non mangio carne spesso non ho alternativa. Ho perso sette chili». L’ex imam fa anche riferimento ai disordini che hanno coinvolto Ponte Galeria: «Hanno bruciato delle stanze», dice. «Zulkifal — replicano dal ministero degli Interni — riceve un pasto personalizzato, è sistemato in locali salubri e lontani dall’ala incendiata, al momento interessata da lavori di somma urgenza. Le ispezioni di Ats, Arpa e Prefettura sono continue».
❞ Ho molti debiti e 9 figli da mantenere. Mi tengono qui senza motivo, in condizioni peggiori del carcere Muhammad Zulkifal ex imam
Espulsione rinviata Il volo, previsto per ieri, è slittato al 29 ottobre. Zulkifal è a Roma dal 5 settembre