Auto tuning, notte di caos sulle strade
Caravaggio, raduno di vetture modificate paralizza il traffico. Il sindaco: denunciamo
Il raduno di auto-tuning (dedicato alle vetture modificate) era fissato su un parcheggio privato, al Centro Verde di Caravaggio. Ma rispetto alle 300 vetture previste, ne sono arrivate circa mille. E la situazione è degenerata: molti partecipanti si sono esibiti a folle velocità sull’ex Statale 11, paralizzata, mettendo a rischio non pochi passanti. Il sindaco Claudio Bolandrini annuncia accertamenti ed eventuali denunce.
Colonne interminabili di auto sull’ex Statale 11, l’accesso al casello Brebemi bloccato, derapate nelle rotatorie, corse e gare selvagge nella zona commerciale. Quella di venerdì è stata una notte di follia, a Caravaggio, a causa di un raduno di auto-tuning, dedicato alle modifiche delle vetture, elaborate sia nella carrozzeria sia nel motore: grafiche particolari, colori d’impatto, marmitte rumorose e non solo. Un evento nato come festa privata al Centro Verde (un grande punto vendita florovivaistico), dedicata a 300 mezzi, che ha però attirato un migliaio di auto, sconfinando sull’ex statale e nell’area commerciale vicina.
Da giorni sui social cresceva l’attesa per l’evento, ribattezzato Reunion. A promuoverlo l’associazione trevigliese 3Viglio Street Meet, con Lecco car, Cremona custom car, Corsico mad meet e Mad circus motors, tutti gruppi con molte adesioni. Incassato il no del Comune per una manifestazione pubblica, gli organizzatori hanno ripiegato sulla festa privata trovando un accordo con il Centro verde per l’utilizzo dei suoi parcheggi, in grado di ospitare 300 mezzi. Una location a cui si accede dalla rotatoria del casello Brebemi, con una strada a fondo chiuso. Che l’afflusso a Caravaggio poi sarebbe stato imponente si è capito già nel pomeriggio, quando gli stessi organizzatori hanno pubblicato un avviso annunciando una selezione all’entrata «a causa del gran numero di persone e auto che si sono iscritte». Alle 20.30 la Reunion ha preso il via e i 300 posti auto si sono riempiti in pochi, minuti mentre l’afflusso di appassionati continuava a crescere, di continuo. Tanto che anche altri parcheggi vicini, all’esterno, sono stati occupati rapidamente. Verso le 21.30 gli organizzatori hanno pubblicato un nuovo avviso, per la sospensione dell’evento, ma ormai era troppo tardi. I delusi, spesso respinti all’ingresso, avevano già deciso di fare da soli. Anzi, sui social è partito addirittura un tam tam dei più arrabbiati, per tentare di bloccare del tutto la circolazione: in effetti è successo, almeno per il rondò di accesso al casello Brebemi.
Forte l’allarme nel centro abitato, con racconti da incubo di chi si è trovato in mezzo a vere e proprie gare di velocità. Anche una pattuglia dei carabinieri, intervenuta sul posto, ha rimediato fischi e insulti per diversi minuti, come si nota in un video. I militari, con il supporto della polizia di Stato (intervenuta con la Stradale anche dal distaccamento di Chiari, che è competente sulla Brebemi), hanno tentato di tenere sotto controllo la situazione: cinque pattuglie in tutto sono state impegnate a limitare i danni e gestire la viabilità. E solo verso l’1.30 la situazione è tornata alla norma. Forse senza rendersi conto del guaio provocato, alcuni partecipanti all’evento hanno anche pubblicato un video per esprimere soddisfazione: «Era quasi meglio sulla strada, fuori, che non nel parcheggio privato», ha detto qualcuno.
Una vicenda su cui il comune di Caravaggio non intende soprassedere, come dice il sindaco Claudio Bolandrini: «Il raduno non è mai stato autorizzato dalla polizia locale o dall’amministrazione. La richiesta è stata respinta per la palese impossibilità da parte degli organizzatori di garantire le basilari e minime condizioni di sicurezza previste dalle normative vigenti per gli eventi di pubblico spettacolo. Condanno fermamente qualsiasi condotta automobilistica sulle strade pubbliche che ha messo a repentaglio l’incolumità di automobilisti e cittadini. L’amministrazione, con le autorità competenti, perseguirà tutti i responsabili per i reati previsti dal codice stradale, civile ed eventualmente penale. Le immagini e i filmati ripresi dal sistema di videosorveglianza di Caravaggio sono al vaglio degli inquirenti». Ieri i referenti dell’associazione trevigliese 3VSM e Cremona custom car, contattati, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Le indagini
I video delle telecamere di Caravaggio già inoltrati ai carabinieri e alla polizia di Stato
Gli organizzatori
Sui social molta soddisfazione. Ieri nessun commento dopo le critiche