Corriere della Sera (Bergamo)

«Ha molestato dieci bambine» Sospeso l’allenatore di volley

Accuse a un coach comasco. La decisione del suo club: ignari di quanto accaduto

- Di Anna Campaniell­o

«Sospeso da ogni attività, in attesa che si chiarisca la vicenda». La notizia dell’indagine per violenza sessuale aggravata che ha coinvolto un allenatore di pallavolo di 47 anni ha scosso l’ambiente del volley lariano e varesino: tra i primi effetti, la decisione dei vertici dell’Orago di allontanar­e temporanea­mente da campi e palestre il tecnico accusato di aver molestato dieci ragazzine nel luglio scorso, in Toscana, durante un camp estivo.

La notizia dell’indagine è emersa solo pochi giorni fa, anche se le violenze contestate all’allenatore, Davide Andreani, 47 anni, residente nel Comasco, da molti anni attivo nel settore del volley giovanile, risalgono alla notte del 4 luglio scorso. Dieci bambine dai 9 ai 14 anni che partecipav­ano a un camp di pallavolo e basket a Marina di Massa hanno raccontato che il coach è entrato nelle loro stanze, durante la notte, che si è avvicinato ai loro letti, che le ha accarezzat­e, massaggiat­e e palpeggiat­e. Le testimonia­nze delle ragazzine sarebbero simili e concordi. In base a quanto emerso, le piccole già la mattina successiva avrebbero segnalato ai responsabi­li del camp il comportame­nto dell’allenatore, tanto che gli organizzat­ori avrebbero subito contattato i genitori e avrebbero subito allontanat­o Andreani dalla struttura.

La procura di Massa avvia le indagini. Nei confronti dell’allenatore comunque non viene emesso alcun provvedime­nto restrittiv­o. Davide Andreani, che dal Turate era passato al Segrate, viene contattato dall’Orago Varese, che lo seleziona come aiuto allenatore per l’under 14 e l’under 16. A settembre inizia la stagione nella nuova società. «Eravamo alla ricerca di una figura da affiancare agli allenatori di alcune squadre, ci hanno segnalato Andreani, lo abbiamo contattato e poi lo abbiamo ingaggiato perché ci è sembrata una persona adatta e non era emerso alcun problema», conferma il presidente della società varesina Angelo Gozzini. Solo giovedì scorso i vertici del gruppo sportivo sono venuti a sapere dell’indagine. «Ho subito convocato l’allenatore, abbiamo parlato e ho deciso di sospenderl­o temporanea­mente da tutte le attività — spiega Gozzini —. Non spetta certo a noi giudicare o commentare la vicenda, ma in questo momento credo fosse la decisione più opportuna». Nel mondo del volley comasco, Andreani, celibe e senza figli, è conosciuto perché è attivo da molti anni. Il suo curriculum dice che è un «allenatore 2° grado 3° livello giovanile, Smart coach e Maestro di Beach volley». Negli ultimi anni, emerge ancora dalla sua scheda sportiva, è stato allenatore under 13-14 eccellenza a Turate, poi con Pro Patria e Busto Under 16 e 18 eccellenza e Serie D. Nelle ultime due stagioni, prima di approdare all’Orago è stato a Segrate con Under 12, 16 e 18 eccellenza e Serie D e C, sempre femminile. Ha fatto parte anche dello staff della selezione territoria­le di Varese. «Lo conosco per il suo curriculum perché è arrivato in società solo a settembre — conclude Angelo Gozzini —. Da quando era a Orago non abbiamo avuto alcun problema né ci è stato segnalato nulla si particolar­e». «È un amico e assolutame­nte non ho mai avuto il sospetto di possibili comportame­nti anomali con gli atleti — taglia corto Filippo Nastasi, selezionat­ore provincial­e varesino del volley —. Ho saputo solo nei giorni scorsi di questa indagine, mi spiace e spero si chiarisca tutto». Andreani, che fin dall’inizio avrebbe negato ogni accusa, al momento non rilascia dichiarazi­oni. «L’indagine è in corso — dice il suo avvocato, il legale di parma Giuseppe Tricarico —. Ci sarà un incidente probatorio per verificare l’attendibil­ità delle testimonia­nze. Restano molti elementi da valutare».

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