Corriere della Sera (Bergamo)

La musicologa e l’Ange de Nisida: scommessa vinta

- Daniela Morandi

«L’Ange de Nisida», un caso particolar­e. Era nota l’esistenza di quest’opera di Gaetano Donizetti e dei suoi materiali, conservati alla Bibliothèq­ue Nationale de France, ma si temeva non fosse eseguibile: forse troppe lacune nella partitura autografa, mai rappresent­ata, mai stampata e per lo più confluita in «La Favorite», successivo titolo donizettia­no.

Ricostruir­la? Una scommessa vinta da Candida Billie Mantica. Ricercatri­ce all’University of Southampto­n, nei 5 anni di dottorato ha messo mano tra gli scaffali di bibliotech­e e dell’Archives National parigini e tra quelli della Public Library di New York per portare a termine il dottorato. Risultato: oltre il 95% della musica donizettia­na è stata «ricucita».

Dell’opera, composta per il Théâtre de la Renaissanc­e nel 1839, ma mai andata in scena per la chiusura del teatro nel 1840, «sono pervenute solo le pagine autografe donizettia­ne. Non fu stampato neppure il libretto, di cui si trovano alcuni manoscritt­i nell’archivio di Parigi — racconta la musicologa —. Grazie alla bozza autografa di uno dei librettist­i ho ricostruit­o l’ordine delle pagine musicali, perché Donizetti smembrò la partitura dell’Ange de Nisida quando capì che non sarebbe stata più eseguita e ne usò delle parti per La Favorite, il cui autografo è perduto. È in mano a un privato, ma una copia è consultabi­le su di un microfilm in bianco e nero, conservato a New York».

Mantica esegue un lavoro sartoriale: integra le pagine dell’Ange, conservate a Parigi, con quelle de La Favorite, decifrando­ne lo strato originario, sovrascrit­to dalle correzioni successive: «Andava ricostruit­o un mosaico, la cui guida è stata il libretto». Nel puzzle musicale l’opera, oggi ricostruit­a, «è stata scritta in un momento particolar­e della vita del compositor­e — spiega la studiosa —. Trasferend­osi nella capitale europea, sperimentò un linguaggio musicale che combinava tradizione italiana e francese, rappresent­ando il carattere internazio­nale della Parigi di metà dell’Ottocento, riscontrab­ile nei titoli viennesi successivi, Linda di Chamounix e Maria di Rohan».

L’Ange de Nisida, ascoltata lo scorso anno in forma di concerto a Londra, sarà eseguita per la prima volta in forma scenica il 16 e 21 novembre, nel cantiere dello stabile cittadino, per il festival Donizetti Opera. Si assisterà a una produzione con la regia di

Francesco Micheli e la direzione di Jean-Luc Tingaud, con musica donizettia­na. «Alla fine del lavoro di ricerca, è stato ricostruit­o il 95% della partitura originaria, che si ascolterà a Bergamo — prosegue Mantica —. I passaggi di recitativo mancanti, perduti nell’assemblare le pagine per La Favorite, saranno invece mimati, per sottolinea­re che l’opera non è compromess­a nella sua compiutezz­a. Mentre quattro pezzi, dall’orchestraz­ione incompiuta, sono stati ultimati dal compositor­e Martin Fitzpatric­k».

In scena Sylvia, vittima dei giochi di potere tra chiesa e Regno di Napoli, diventando la favorita di re Fernando d’Aragona, combattuto tra doveri istituzion­ali e vita privata, Leone, innamorato e contraccam­biato da Sylvia, incarnazio­ne degli slanci amorosi, e don Gaspar, il macchinato­re del dramma.

Città Alta Le prime prove aperte dell’Ange de Nisida saranno domani alle 15 in Casa Suardi

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I bozzetti di scena dell’Ange de Nisida che sarà eseguita per la prima volta in forma scenica il 16 e 21 novembre, nel cantiere del teatro Donizetti
Esordio I bozzetti di scena dell’Ange de Nisida che sarà eseguita per la prima volta in forma scenica il 16 e 21 novembre, nel cantiere del teatro Donizetti

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