Corriere della Sera (Bergamo)

Rea di Dalmine Il 40% dei rifiuti dal Sud Italia

- Desirée Spreafico

Il 40% dei rifiuti trattati dalla Rea di Dalmine arriva dal Sud Italia. La stessa quota di quelli provenient­i dalla Bergamasca. Nel termovalor­izzatore ogni anno 150 mila tonnellate di rifiuti indifferen­ziati.

A Dalmine, nel termovalor­izzatore della Rea, entrano ogni anno 150mila tonnellate di rifiuti indifferen­ziati, con le due linee indipenden­ti che possono bruciarne fino a 250 tonnellate, restituend­o energia elettrica pari a 110 megawatt/ora annui e livelli di inquinanti ridotti del 90% rispetto alle soglie europee. I camion arrivano ogni giorno anche dal sud Italia. L’impianto, il più grande della bergamasca, ha aperto le porte a imprendito­ri e addetti al settore, con l’iniziativa organizzat­a dal Comitato Piccola Industria di Confindust­ria, in un ciclo di quattro incontri fra altrettant­e aziende del territorio per promuovere il coworking e lo scambio di idee. Al termovalor­izzat ore vengono convogliat­i i rifiuti urbani di 50 comuni orobici, di cui solo dieci sono clienti diretti, i restanti hanno affidato le operazioni di raccolta e smaltiment­o ad un operatore esterno che ha scelto Rea come partner. «Prima del 2011 arrivavano qui tutti i rifiuti della provincia, il nuovo ordinament­o regionale ha deciso per il libero mercato» ha spiegato Marco Sperandio ( foto), presidente di Rea. Il 40% dei rifiuti sono di tipo urbano e provengono dai comuni bergamasch­i, il 20% sono invece artigianal­i e industrial­i (non pericolosi) da Bergamo e Sondrio. «Il restante 40% — ha aggiunto Sperandio — arrivano ogni giorno con i camion dal centro-sud, soprattutt­o dalla Campania».

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