Oggi con la Lazio in cerca della cinquina
L’Atalanta, impegnata contro la Lazio a Roma, ha vinto finora tutte e quattro le trasferte Gasperini: «Pausa per la Nazionale da ripensare»
Il dilemma resta amletico anche dopo le parole alla vigilia della gara con la Lazio (fischio d’inizio alle 15 all’Olimpico) di Gian Piero Gasperini. Un dilemma che cerca di sbrogliare il nodo stretto attorno all’attacco dell’Atalanta fin dal momento dell’infortunio di Zapata con la sua Colombia contro il Cile. Il problema non è da poco. Anzi. Il colombiano, nella sua carriera atalantina, ha saltato una sola partita la scorsa stagione, perché squalificato. Le soluzioni sono essenzialmente due. La prima prevede la sostituzione di Duvan con il connazionale Muriel. La seconda vuole Gomez avanzato sulla linea d’attacco con Malinovskyi sulla trequarti. Perché, e qui l’allenatore è stato chiaro, «non vogliamo cambiare il nostro modo di giocare. Abbiamo diverse possibilità, vediamo». Il tecnico si sofferma su Muriel: «È partito bene poi ha rallentato per il problema al ginocchio e per le tonsilliti. Giocando, ha le condizioni migliori per inserirsi anche se è corretto dire che quando è stato disponibile, in campo è sceso sempre». Ad aggiungere altri dubbi, c’è il nuovo tour de force. In tre settimane, l’Atalanta giocherà sette partite. Quindi è necessario fare i conti sul medio periodo e non di partita in partita. A cominciare con la sfida di Roma che cade tre giorni prima di quella, prestigiosa, con il City a Manchester. Senza contare che il rientro dalla sosta delle Nazionali porta qualche incognita in più. «Come infortunati abbiamo pagato dazio con Zapata — continua il tecnico —, gli altri sono rientrati e hanno lo stesso spirito di quando ci hanno lasciato. Stanno tutti bene, poi qualcuno non è stato impiegato troppo e per questo noi non ci lamentiamo». Come de Roon e Freuler, ad esempio. Al contrario di Ilicic, che non si è perso un minuto nelle sfide poi risultate inutili, perché la sua Slovenia è stata eliminata dalla possibilità di qualificarsi ai prossimi Europei: «Ma Josip ha recuperato».
Certo è che le Nazionali, per i club, sono dei grattacapi. Il Gasp non lo manda a dire: «A livello tecnico ho visto pochi
La filosofia «L’assenza di Zapata non comporterà una modifica del nostro modo di giocare»
Attacco «Muriel è partito bene poi ha rallentato a causa di problemi fisici»
match decenti. Mi piace guardare le gare quando c’è in palio qualcosa, in queste partite mi sembra che ci sia poco seguito, sono poco interessanti. E poi per i campionati non sono una buona soluzione». Sarà, ma all’ultima ripresa dopo la sosta, un mese fa, l’Atalanta è stata un rullo compressore: cinque match, quattro vittorie e un pareggio, con più otto di differenza reti. Così bene, in questo lasso di tempo, in Italia, nessuno. In quelle sfide anche tre trasferte positive, contro Genoa, Roma e Sassuolo. A cui bisogna aggiungere quella all’esordio a Ferrara contro la Spal. Quattro successi su quattro. Anche in questo caso, in Serie A, nessuno ha fatto meglio dei bergamaschi. «Il campionato, soprattutto quest’anno, è complicato. Non ci sono sfide scontate — continua Gasperini —. A partire da quella con la Lazio, dove vogliamo ripartire bene. Sarà dura».
«L’Atalanta ha sempre dato vita a sfide molto avvincenti con noi. Lo scorso anno i bergamaschi hanno meritato il successo in campionato, mentre noi lo abbiamo meritato in finale di Coppa Italia. E loro si sono rafforzati tantissimo con Muriel, Malinovskyj e Kjaer: si tratta di tre acquisti inseriti a fronte di nessuna cessione». L’allenatore biancoceleste Simone Inzaghi non nasconde una certa preoccupazione, ma è anche conscio di avere a disposizione una gruppo di livello: «Dobbiamo alzare l’asticella e abbiamo una rosa attrezzata per arrivare tra i primi quattro posti: dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi, ci manca solo l’ultimo tassello. A livello di gioco stiamo esprimendo il meglio degli ultimi quattro anni». Chissà se basterà per fermare la corsa atalantina in trasferta.