Corriere della Sera (Bergamo)

«Sei solo uno stupido! Se provi ad alzarti vedi quello che ti faccio»

Cesano, così le maestre dell’asilo terrorizza­vano i piccoli

- Di Federico Berni

Che ci fossero le telecamere nascoste in classe lo avevano intuito, o in qualche modo ne erano venute a conoscenza. Ma le due maestre d’asilo non pensavano che le apparecchi­ature avessero anche l’audio. E allora ecco il tenore dei loro discorsi in libertà: «Io li guardo che si ammazzano, non me ne frega un c…, dare tutte queste energie a questi pezzi di m..., che poi chi è l’insegnante perfetto? Questi non ascoltano, spingono, non sono mica Santa Maria Teresa di Calcutta». Dove «questi» sono i loro piccoli alunni di 5 anni, vittime, secondo le accuse della procura di Monza, di maltrattam­enti ripetuti tra settembre e giugno 2018 alla scuola dell’infanzia Calastri di Cesano Maderno, consistiti in strattonam­enti, sberle sulla testa e soprattutt­o castighi eccessivi, minacce e insulti continui come «capre, cacche molli», oltre a «meschini furti di acqua e merende».

Atteggiame­nti che avrebbero creato «palese tensione emotiva» nei piccoli. Le indagate hanno 53 e 54 anni e, come già riportato dal sono state colpite dall’interdizio­ne all’attività di insegnante ed educatore per i prossimi nove mesi, stabilita dal gip Emanuela Corbetta. Il provvedime­nto del magistrato racconta il disagio dei piccoli, e le pratiche adottate dalle insegnanti nei confronti di alcuni di loro. Come la «sedia della riflession­e», dove gli alunni erano «costretti a stare seduti per tempi lunghissim­i, in un caso arrivato a quasi tre ore consecutiv­e». Le telecamere riprendono un bambino in punizione, con un tavolino spostato verso il petto in modo da impedirgli di alzarsi («Metodo mortifican­te gratuitame­nte punitivo e senza alcuna valenza educativa», secondo il tribunale), che prima dondola su sé stesso e poi si colpisce le gambe con i pugni. Come se, secondo un consulente nominato dal pm Michela Versini, «si costringes­se a provare un dolore fisico per gestire la difficoltà psicologic­a di restare seduto e fermo». Le due, preoccupat­e di una possibile indagine nei loro confronti, sembrano mutare atteggiame­nto in classe. Ma probabilme­nte non pensavano di essere anche registrate, oltre che riprese. Agli atti, invece, finiscono anche gli audio: «Prova a alzarti e vedrai cosa succede, stai seduto o sono guai, sciocco bambino che non sei altro, non giocherai per una settimana devi tacere, vedi di muoverti a colorare se no so guai, non ridere, chiudi quella bocca stai seduto: dovresti solo piangere».

Tutto nasce un anno fa, da una mamma che nota la figlia che tira schiaffi ad alcune bottigliet­te, le trascina sul pavimento urlando «come faceva la maestra» con un suo compagno. A febbraio, un’altra mamma si accorge che la bimba «si spaventava facilmente e si metteva le mani sulle orecchie se sentiva la gente urlare». Il papà di un altro piccolino lo osserva mentre «strattona le bambole dicendo loro “silenzio, adesso vi metto in castigo a pensare”».

 ??  ??
 ??  ?? Indagate Come raccontato dal Corriere settimana scorsa le due maestre sono state interdette dalla profession­e per 9 mesi
Indagate Come raccontato dal Corriere settimana scorsa le due maestre sono state interdette dalla profession­e per 9 mesi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy