Enaip, il no di Gafforelli
L’irritazione di Gafforelli. Istituti Educativi: dialoghiamo
«Non sono previsti nuovi corsi». Sono le parole del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli in merito alla creazione di una scuola Enaip al Cerreto.
Un indirizzo scolastico, fotocopia di altri già esistenti, che spunta dal nulla e vuole mettere radici in un istituto a Treviglio destinata ad altro. Una caso che agita, non solo il mondo scolastico, ma anche la politica e gira intorno a Matteo Rossi nel suo doppio ruolo di dirigente dell’Enaip Bergamo, l’agenzia formativa dell’Acli, e membro del cda della Fondazione istituti educativi, che aveva nominato e in cui si era nominato, quando era presidente della Provincia a fine mandato nel 2018.
La vicenda parte il 24 settembre quando si riuniscono i dirigenti scolastici per programmare i nuovi indirizzi di studio del 2020. Alla riunione per l’Enaip di Romano c’è anche Matteo Rossi, che non dice nulla. Passa qualche giorno e gli agricoltori della pianura iniziano a ricevere lettere dall’Enaip in cui si parla dell’attivazione di un corso di «operatore agricolo». Una sovrapposizione a quelli dell’Istituto agrario Cantoni di Treviglio e alla scuola Agroalimentare della Fondazione Maddalena di Canossa a Caravaggio. I rispettivi dirigenti scrivono subito alla Provincia, cui spetta l’ultima parola. «Nel verbale della riunione — spiega Simona Tomasoni, preside del Cantoni — non c’era nessuna richiesta da parte dell’Enaip». «Ci è sembrata — aggiunge Luca Nobili dell’Agroalimentare — una mossa scorretta». Ad agitare le acque anche il fatto che l’Enaip aprirebbe il corso a Romano, ma con l’intenzione di spostarlo poi a Treviglio nella scuola realizzata dagli Istituti educativi, con un investimento di oltre 4 milioni di euro, a Castel Cerreto. A confermare a Nobili (la cui scuola è a sua volta in cerca di una sede) che la sede andrà all’Enaip, proprio gli Istituti. Un nuovo istituto nato però per ospitare la storica materna della frazione. È stato il presidente degli Istituti educativi Luigi Sorzi in primavera a dire che lì avrebbe trovato posto una scuola professionale che, si scopre ora, sarebbe proprio quella guidata da Matteo Rossi. «Per quanto ci riguarda — mette le mani avanti il sindaco di Treviglio Juri Imeri — stiamo dialogando con la Fondazione su più fronti. Per noi l’edificio è destinato alla scuola materna». «Confido — dice Claudio Bolandrini, primo cittadino di Caravaggio — sulla capacità del presidente Gianfranco Gafforelli di ricomporre l’offerta informativa intorno alle scuole già esistenti». Dal canto suo Gafforelli, irritato per la vicenda, taglia corto: «Un nuovo corso non è previsto — dice —, poi gli uffici dovranno eventualmente valutare se ci sono le condizioni». Matteo Rossi, cercato ripetutamente al telefono, risponde solo via messaggio: «Per il Cerreto e gli Istituti educativi risponde Sorzi. Dell’indirizzo scolastico non so nulla». «La Fondazione — spiega riaprendo i giochi invece Sorzi — sta completando la scuola del Cerreto e ha avviato il confronto con diversi interlocutori, nella ricerca di un impiego adeguato al valore dell’opera che attualmente risulterebbe determinare una cospicua perdita economica. Tra i primi interlocutori vi sono stati Enaip e Fondazione Maddalena di Canossa. Siamo interessati a valutare proposte che provengano dal territorio, per rendere sostenibile l’area. Il progetto formativo del quale si è parlato sui giornali è un progetto che Enaip Lombardia ha pensato per la sua sede di Romano».
Risiko L’ipotesi è di ospitare una scuola agraria, ma ce ne sono già a Caravaggio e Treviglio