Dopo la Leopolda di Renzi Carretta lascia il Pd A Firenze anche Barboni
Carretta, addio Pd Barboni a Firenze
I bergamaschi a Firenze da Matteo Renzi ci sono andati. Alcuni convinti, altri come osservatori. Nomi anche lontani dalla storia del Pd, come quello dell’ex segretario provinciale del Pdl, Angelo Capelli, alla Leopolda da sabato. Poi, domenica, sono arrivati anche Niccolò Carretta (che non rinnoverà la tessera del Pd) e l'ex consigliere regionale Mario Barboni.
Alla spicciolata o in gruppo, i bergamaschi a Firenze da Matteo Renzi ci sono andati. Difficile, a poche settimane dalla nascita di Italia Viva (anzi, il simbolo è stato battezzato domenica dall’ex premier), distinguere tra seguaci della prima e della seconda ora. Alla Leopolda, piuttosto, le categorie sono altre due: convinti e osservatori.
I primi, in gran parte ex del Pd, sono quelli che avevano già annunciato nelle scorse settimane l’intenzione di lasciare il partito d’origine per seguire la scissione renziana. I secondi, sono ancora in fase di riflessione. Nomi anche lontani dalla storia del Partito democratico, come quello dell’ex segretario provinciale del Pdl, Angelo Capelli, alla Leopolda da sabato. Poi, domenica, è arrivato anche Niccolò Carretta. Non una sorpresa, nel senso che il consigliere regionale entra in politica nel 2014 proprio sulla spinta dell’onda renziana e, in particolare, del successo di Giorgio Gori in città. Poi però le cose nel corso degli anni si sono evolute. Carretta, con tessera del Pd ancora in tasca, si era candidato nella Lista Gori alle Regionali del 2018 (come anche Enea Bagini, ex sindaco di Ciserano già approdato ufficialmente a Italia Viva), provocando diversi malumori nel partito. Al punto da fargli mettere in discussione la permanenza nel Pd. La tessera, alla fine, Carretta nel 2018 l’aveva rinnovata. Non sarà così quest’anno. «Ho annunciato alla segreteria del Pd di Bergamo l’intenzione di non rinnovare l’iscrizione. Chiaramente senza alcuna polemica né rancore», dice. Ma l’ingresso in Italia Viva è un’ipotesi ancora tutta da verificare: «Quella di Renzi è un’operazione con un senso politico, soprattutto per chi teme un Pd abbracciato al M5s, e con una buona dose di coraggio». Ma, appunto, per ora Carretta resta in fase di osservazione.
Posizione simile a quella di Mario Barboni. L’ex consigliere regionale è comparso a sua volta alla convention fiorentina
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Ho annunciato alla segreteria del Pd l’intenzione di non rinnovare l’iscrizione
Niccolò Carretta
Consigliere regionale
Area popolare La presenza di Barboni non passa inosservata anche per la sua vicinanza a Sanga
dei renziani. E, se è vero che un passaggio alla Leopolda non equivale all’iscrizione al partito di Renzi, è altrettanto certo che Barboni non passava lì per caso. Nel centrosinistra bergamasco, la presenza dell’ex consigliere regionale non passa inosservata, anche per la vicinanza con il neo presidente dell’aeroporto, Giovanni Sanga.