La realtà della Grande Guerra
Dall’entusiasmo alimentato dall’avanguardia Futurista all’orrore della trincea fino alla tragedia della sconfitta del Piave e alla delusione per la «vittoria mutilata». Apre oggi, con l’inaugurazione alle 10, nei locali nella sede centrale della Cassa rurale di Treviglio in via Carcano la mostra «1915 1920 Dalla Linea di Piave alla Linea di Fiume», che raccoglie non solo opere di artisti famosi ma anche manifesti propagandistici, cartelloni e testimonianze documentarie che la curatrice Sara Fontana ha composto in un percorso che non ripercorre solo la realtà della guerra, intesa come fatto storico, ma la condizione, i pensieri e le riflessioni dei soldati di trincea. Sono state riunite, provenienti da collezioni private e archivi venticinque opere, fra dipinti e disegni, di Gaetano Previati, Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Mario Sironi, Achille Funi, Anselmo Bucci, Piero Marussig, Carlo Erba, Adriana Bisi Fabbri, Aroldo Bonzagni, Antonio Marasco e Giovanni Greppi. Inoltre, ci saranno due lettere inedite scritte da Filippo Tommaso Marinetti a Ugo Ojetti, alcuni bollettini ufficiali del Comando di Fiume d’Italia e la partecipazione di nozze di un volontario fiumano realizzata da Adolfo Wildt nel 1920. L’esposizione sarà visitabile da lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 12.30. Ingresso Libero. (p.t.)