De André è sinfonico con l’orchestra Verdi
Fabrizio De André torna a raccontare le sue storie, ma stavolta le sue note saranno tutte da scoprire. O meglio, da ascoltare e godere nella sfavillante versione per grande orchestra sinfonica firmata da Geoff Westley. Pianista, arrangiatore, compositore, direttore, il musicista inglese ha viaggiato nel mondo musicale sul doppio binario del pop e della classica. La prima volta sul podio fu a 23 anni, con il musical «Jesus Christ Superstar», negli ultimi anni ha cercato di unire queste sue due sfere espressive creando rivisitazioni sinfoniche dei Beatles e poi, nel 2011, proprio delle canzoni di De André, che ha inciso sotto il titolo di «Sogno n. 1» con la London Symphony Orchestra. Tra i titoli antologizzati spiccano «Preghiera in gennaio» ,«Valzer per un amore», «Don Raffae’», «Anime salve», «Le nuvole», «Tre madri» e «Laudate Hominem». Stasera in Auditorium le dirigerà tutte per la prima volta dal vivo, guidando la Verdi che prosegue così il suo cartellone «POP’s» con cui ha portato i Queen, gli Abba e David Bowie in una sala dove risuonavano solo i grandi classici, da Bach a Beethoven e Shostakovich (largo Mahler, ore 20.30, €
25-10) . A intonarle sarà Peppe Servillo, voce degli Avion Travel, e Pilar; sul palco anche Mario Arcari, polistrumentista che ha suonato e inciso dischi con De André.