Laura Curino interpreta Margherita Hack
La più famosa scienziata e astrofisica italiana portata in scena attraverso le sue parole, senza nulla aggiungere. Laura Curino, domani, alle 20.45, all’auditorium Sala Gamma di Torre Boldone (in via Santa Margherita), sarà l’interprete di Margherita Hack. Una stella infinita. Lo spettacolo chiude la sezione «Voci e volti della storia» della rassegna «Molte fedi sotto lo stesso cielo», promossa dalle Acli.
«Impersonare la scienziata sarebbe stato perdente in partenza, io non sono toscana, né le somiglio, ma soprattutto lei era unica — la ricorda l’attrice torinese —. Era simpatica, diretta, vera, si poneva con meraviglia davanti a ciò che studiava. Per lei non c’era mai la routine. Era umile nel porsi i dubbi, dinanzi alle domande più importanti, come cosa fosse l’universo, rispondeva che poteva solo guardare, ma non sapeva cosa fosse».
La voce dell’artista ricorderà la Hack attraverso le dichiarazioni rilasciate nelle interviste, negli spezzoni degli interventi televisivi, le citazioni dai suoi libri, senza ammorbidirle, né renderle più pungenti. L’autrice e regista Ivana Ferri, nella produzione di Tangram Teatro di Torino, è riuscita a riunire le diverse fonti usando la biografia della scienziata. Il risultato è un piccolo gioiello teatrale, arricchito dalle musiche dallo stile cosmico di Massimiliano Bressan e dalla proiezione di tavole di Grazia Nidasio simili a vignette. «Tra le parole più tenere della signora delle stelle ci sono quelle verso i suoi animali, che considerava i suoi migliori amici, tanto da aver fondato un gattile tuttora esistente a Trieste e sostenere le varie associazioni che aveva incluso nelle volontà testamentarie — anticipa la Curino —. E quelle verso il marito Aldo, schivo e riservato, che l’ha sempre sostenuta, ma non voleva apparire. Si dice che i grandi uomini hanno sempre alle spalle grandi donne, per lei i ruoli si erano rovesciati, era riuscita anche in questa impresa».
Nella sua lunga vita la Hack ha riempito auditorium e teatri, diretto un osservatorio, difeso la libertà della scienza, la laicità dello Stato e combattuto per la parità dei diritti. Conosciuta al grande pubblico soprattutto per le sue doti di divulgatrice, nel mondo della ricerca ha occupato una posizione di primo piano fin dall’inizio della carriera. Celebri anche le sue esternazioni tagliate con l’accetta, le sue battute e frecciatine, ma solo quando erano necessarie, così come la sua gentilezza.
«Resta una figura amatissima, gli spettatori sono affascinati dalla sua forza e gioia di vivere, dall’essere sempre rimasta giovane dentro, con lo spirito di una bambina birichina con la frangetta e il sorriso contagioso. Ora più che mai servono esempi come lei», conclude la Curino.
In scena Laura Curino domani interpreta la scienziata nell’auditorium di Torre Boldone