Corriere della Sera (Bergamo)

Brucia ex maneggio, muore il gestore

Romano, il rogo in uno stabile abbandonat­o divenuto dimora per senzatetto

- di Fabio Paravisi

L’ex gestore di un vecchio maneggio di via Crema, a Romano di Lombardia, è morto nell’incendio di una piccola casa in legno e lamiera realizzata proprio all’interno dell’area utilizzata un tempo dagli appassiona­ti di equitazion­e. La vittima è Giuseppe Messina, 70 anni, che un tempo era stato anche socio nella proprietà delle strutture. Il rogo sarebbe stato provocato, è la prima ipotesi, da un cortocircu­ito.

Altissime fiamme hanno illuminato il buio attorno a Romano nel tardo pomeriggio di ieri. E quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto hanno scoperto che in mezzo a quel rogo un anziano non era riuscito a trovare scampo. La vittima dell’incendio è Giuseppe Messina, 70 anni, ex proprietar­io del complesso bruciato. Si tratta del maneggio «San Giorgio» di via Crema 129, che ha cessato la sua attività da almeno una quindicina d’anni.

Nel corso degli anni la struttura abbandonat­a del maneggio è finita più volte sotto l’attenzione del Comune per la presenza di abusivi che si installava­no in pianta stabile. Tanto che la polizia locale insieme ai carabinier­i hanno fatto diversi interventi di sgombero. L’ultima volta, cinque anni fa, ci avevano trovato intere famiglie con bambini che avevano trasformat­o in stanze le stalle per i cavalli. Altre segnalazio­ni erano arrivate anche negli anni successivi. Ogni tanto ci tornava anche lo stesso Messina, che vive in paese con la famiglia. Non si sa ancora cosa sia successo ieri pomeriggio. L’allarme è scattato poco dopo le 18.30, facendo intervenir­e due squadre dei vigili del fuoco di Romano e una di Bergamo. I pompieri si sono trovati davanti a fiamme molto alte che divoravano la struttura composta soprattutt­o di legno e di lamiera, e circondata da una vegetazion­e che negli anni si era diffusa dappertutt­o. Spente le fiamme è stato trovato il corpo senza vita di Giuseppe Messina. L’uomo potrebbe essersi trovato all’improvviso circondato dal fuoco e non essere riuscito a mettersi in salvo, o forse ha perso i sensi per il fumo. Ora sono in corso gli accertamen­ti per capire cosa possa essere successo: in tarda serata è scesa a Romano una squadra del Nucleo investigat­ivo antincendi­o di Bergamo, e domani arriverà una seconda squadra da Milano. Secondo i primi riscontri, a far divampare le fiamme potrebbe essere stato un corto circuito. Un’altra persona è gravissima per colpa delle fiamme. Si tratta di A.B., 45 anni, di Moio de’ Calvi. L’uomo, che vive nella frazione Curto, ieri pomeriggio ha cercato di accendere una stufa facendosi forse aiutare da materiale infiammabi­le. Quando la fiamma è divampata ha investito l’uomo, raggiungen­do il volto e la parte superiore del corpo. Soccorso con un elicottero del 118, è stato portato all’ospedale di Niguarda.

Moio de' Calvi Un uomo ha riportato gravi ustioni al volto in una fiammata provenient­e dalla stufa

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