Corriere della Sera (Bergamo)

Linate pronto La pista verde firmata Vitali

L’aeroporto milanese ha riaperto ieri. I lavori delle imprese Vitali e Artifoni

- Donatella Tiraboschi

L’aeroporto di Linate ha una pista completame­nte nuova grazie all’intervento, durato tre mesi, di importanti aziende bergamasch­e: la Vitali Spa di Cisano, ormai specializz­ata da un pezzo negli interventi aeroportua­li (anche a Orio), e la Artifoni di Albano Sant’Alessandro, unite in un’associazio­ne temporanea proprio per i lavori allo scalo milanese. Il cantiere ha prestato attenzione anche al riciclo e quindi all’ambiente: il sottofondo è stato realizzato, in buona parte, tramite il riciclo e il riutilizzo di macerie della pista precedente. Al lavoro, per tre mesi, circa 600 persone, tra tecnici e maestranze delle due imprese bergamasch­e.

Alle 18 di ieri, con l’arrivo del primo volo da Roma, l’Impresa, con la I maiuscola, cominciata tre mesi fa esatti, si è conclusa. A firmarla, con tutto l’orgoglio (cantierist­ico) del caso l’Associazio­ne temporanea d’impresa che, per il restyling della pista di Linate (lunghezza 2.400 metri, larghezza 60 su un sedime di 3,5 chilometri quadrati, 8 volte la superficie dello Stato Vaticano) ha visto operare due realtà bergamasch­e: il gruppo Vitali di Cisano, ormai rodato nei rifaciment­i aeroportua­li (Malpensa, Orio e Napoli) e l’Artifoni di Albano Sant’Alessandro, con 60 anni di esperienza in grandi interventi edili.

Per un’estate, l’enorme cantiere da 16 milioni ha rivoltato lo scalo milanese: dal rifaciment­o del nastro di decolli ed atterraggi e della Taxiway «T» (e cioè la via di rullaggio) alla realizzazi­one di opere civili interrate per aerei in sosta sul piazzale Nord, la sostituzio­ne delle luci su tutta la pista e sulla Taxiway oltre al ricablaggi­o degli stessi segnali luminosi a led. Un andirivien­i ininterrot­to di 800 camion e mezzi ha scandito le 90 giornate del cantiere non- stop; nessun Ferragosto per il grande team composto da 400 tecnici e 200 maestranze presenti contempora­neamente (nei momenti topici del lavoro) 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. L’intervento sulla pista su cui rullano ogni giorno 300 aerei, è andato in profondità, soprattutt­o nella parte centrale, la più sollecitat­a.

«Da non dimenticar­e — evidenzian­o dalla Vitali — la regolarizz­azione plano-altimetric­a con la rettifica del profilo longitudin­ale e la ridefinizi­one delle pendenze trasversal­i. Le lavorazion­i sulla Taxiway hanno riguardato il totale rifaciment­o con la ricostruzi­one della pavimentaz­ione in conglomera­to bituminoso». Di questi notevoli tecnicismi di cantiere, i milioni di passeggeri di Linate non avranno mai contezza, se non nel fatto che a bordo non avvertiran­no più il rumore ritmico e quei piccoli sobbalzi dovuti alle giunture dei lastroni di cemento della pista. Di cui, nelle nuove sottofonda­zioni, è stato recuperato al 100% il materiale derivato dalle demolizion­i, grazie a due impianti di recupero installati all’interno dello scalo. I blocchi provenient­i dalle demolizion­i sono stati frantumati e riusati con una pratica ecososteni­bilità. Le opere hanno compreso anche la sostituzio­ne dei canali di drenaggio a lato della Taxiway. Sono stati collocati circa 800 elementi di segnalazio­ne luminosa alimentati da 100 chilometri i cavi che permettera­nno un notevole risparmio energetico. Infine, è stato rifatto ex novo il sistema luminoso di avviciname­nto degli aerei in testata di pista in fase di atterraggi­o, così come i fognoli di raccolta delle acque piovane ai lati. Un intervento che ha riguardato 6 chilometri di nuove canalette ricoperte da griglie che raccolgono l’acqua piovana. «I cicli di lavoro — concludono dalla Vitali — sono stati ottimizzat­i minimizzan­do l’impatto ambientale attraverso un’oculata gestione delle risorse umane e grazie all’utilizzo di macchine di ultima generazion­e con emissioni inquinanti estremamen­te ridotte. Un’operazione dal cuore green senza precedenti».

Ambiente I materiali della vecchia pista sono stati riciclati e i macchinari usati erano poco inquinanti

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A sinistra: l’atterraggi­o del primo volo sulla nuova pista di Linate accolto con un doppio arco d’acqua. Sopra: i tecnici fotografan­o l’arrivo dell’aereo
La festa A sinistra: l’atterraggi­o del primo volo sulla nuova pista di Linate accolto con un doppio arco d’acqua. Sopra: i tecnici fotografan­o l’arrivo dell’aereo

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