Pd cittadino a Mazzetti Elezione senza sorpresa
Il congresso cittadino ha confermato un accordo fatto da settimane: Roberto Mazzetti è il nuovo segretario cittadino democratico. «Dobbiamo avere l’orgoglio di essere parte del Pd».
Un Pd che collabori con la giunta ma ne sia distinto, e magari cominci a pensare al dopo Gori. Cerca di darsi un’identità per i prossimi anni la sezione cittadina del Partito democratico, chiamato ieri a rinnovare la propria segreteria. Nessuna sorpresa: il voto degli iscritti ha incoronato il candidato unico Roberto Mazzetti. «Candidato unitario per non creare correnti dannose — spiega lui — ma con una segreteria plurale dalle tante voci». Su 466 aventi diritto hanno votato in 134, di cui 124 hanno scelto Mazzetti mentre 9 schede sono rimaste bianche e una è stata considerata nulla.
Il segretario uscente Federico Pedersoli rivendica «battaglie come sul Parking Fara, patata bollente che ci siamo trovati e che va concluso», e il fatto che «non ci siamo mai smarcati dall’amministrazione anche se tanti ce lo chiedevano. Sulla Fondazione Donizetti ci siamo divisi ma senza farlo trapelare». Il suo consiglio a Mazzetti è di «ascoltare tutti ma poi decidere, come fa Gori», ma anche «lavorare per il dopo Gori», con lo slogan «mai la città alla Lega». Per il vicesindaco Sergio Gandi «è giusto che il Pd si distingua dall’amministrazione». Anche se secondo il segretario provinciale Davide Casati «non dobbiamo essere slegati da quello che succede a Palazzo Frizzoni». Il partito, dice Gandi, «deve restare legato alla sua natura riformista, vicino agli elementi deboli da tutelare» ed essere «il partito della competenza, di chi sa di cosa parla». Casati spiega di vivere «come una sconfitta» la scissione renziana, «alla nostra destra», e invita tutti a «confrontarsi guardandosi negli occhi e non parlare solo via Facebook e WhatsApp». A questo proposito, Michele Gaburro dei Giovani democratici chiede invece di «essere consultato sulle questioni giovanili e non venire a sapere le cose su Facebook».
Roberto Mazzetti propone infine di «operare in squadra sfruttando le proposte dei circoli». Due i temi principali. Uno, l’ambiente: «Ogni proposta deve pensare a un futuro sostenibile». Due, l’immigrazione: «In commissione prefettizia ho ascoltato centinaia di storie. Il salvataggio è giusto: non si può scegliere la disumanità. Poi però c’è la gestione. Troppa gente lega immigrazione e paura, è un tema da scardinare». Per i rapporti interni «dobbiamo avere un approccio conciliativo: non essere d’accordo su tutto ma trovare una sintesi. Di elettori ne abbiamo tanti, di iscritti non tantissimi. Dobbiamo avere l’orgoglio di essere nella comunità del Pd. Siamo il modello Bergamo e dobbiamo svilupparlo».
❞ Di elettori ne abbiamo, di iscritti non tanti. Siamo il modello Bergamo, dobbiamo svilupparlo Roberto Mazzetti Segretario cittadino Pd