La scienza
Ariela Benigni e l’Istituto Negri Premio in Giappone
Da Kobe, in Giappone, a Bergamo: il sedicesimo premio internazionale Tomoh Masaki Award è stato assegnato ad Ariela Benigni, segretario scientifico dell’Istituto Mario Negri e coordinatore delle ricerche delle sedi cittadine. Un prestigioso riconoscimento, risultato dell’impegno negli studi sull’endotelina, una proteina fondamentale nella regolazione della funzione cardiaca e dei vasi sanguigni. L’endotelina è coinvolta anche nella genesi di malattie del cuore, fegato, cervello, reni e di alcune forme tumorali. Le prime analisi sulla correlazione fra endotelina e malattie renali sono state eseguite proprio nei laboratori bergamaschi. Il team della dottoressa Benigni (nella foto) ha dimostrato che la progressione della malattia è associata a un’aumentata produzione di endotelina nel rene, che comporta infiammazione e danni al tessuto. Successivamente si è scoperto che la proteina ha impatto anche nella nefropatia diabetica, tesi dimostrata ancora una volta a Bergamo. Ariela Benigni è soddisfatta: «Sono molto legata agli studi sull’endotelina, sono stati anche l’oggetto della mia tesi di dottorato a Maastricht. È una bella storia che tutti i ricercatori vorrebbero vivere. Le osservazioni sperimentali che abbiamo fatto in laboratorio saranno utili a tanti pazienti». I risultati delle ricerche hanno, infatti, suscitato l’interesse delle industrie farmaceutiche con la produzione di inibitori della proteina e conseguenti netti miglioramenti nello stile di vita dei malati.