Ponte riaperto al traffico
Confermata l’idea di un nuovo attraversamento sull’Adda, ma non ci sono certezze L’assessore regionale Terzi: «Massima disponibilità della Regione, collaboreremo»
Èstato riaperto il ponte di Calusco. La circolazione ferroviaria riprenderà, invece, con due mesi d’anticipo, da settembre 2020. Nel frattempo, proseguono i lavori e si pensa alla progettazione del nuovo ponte sull’Adda. «Stiamo studiando i tracciati alternativi. Voglio fissare con Regione e i sindaci un appuntamento per illustrare le prime ipotesi», dice Maurizio Gentile, ad di Rfi e commissario straordinario.
La circolazione ferroviaria che riprenderà, con due mesi d’anticipo, da settembre 2020, e la progettazione del nuovo ponte. Il San Michele riapre alle auto, ma i suoi 130 anni, le limitazioni di velocità e carico più stringenti e la carreggiata ristretta dai marciapiedi costringono, da subito, a guardare al futuro.
Nessuna promessa, ma un «impegno» nelle parole di Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete ferroviaria e commissario straordinario: «Vogliamo riattivare il traffico dei treni sul ponte per il prossimo anno scolastico». Due mesi prima della data scandita dal cronoprogramma. A dare i dettagli, Milo Francesco Carera, direttore tecnico dell’impresa Notari: «Credo sia fattibile riaprire ai treni, ma ci aspetta una fase di rinforzo strutturale che rappresenta il 50% dei lavori». In cantiere, però, si continuerà a operare anche dopo l’estate: «Non avremo concluso la fase di restauro conservativo, di verniciatura e sabbiatura — aggiunge l’ingegner Paolo Pancini, direttore del cantiere —. In più la riapertura alle auto causa qualche problema: il materiale necessario viene calato dall’alto, per questo dovremo prevedere delle chiusure notturne».
Un futuro certamente più lontano, quanto necessario, riguarda invece, il nuovo ponte sull’Adda. «Stiamo studiando i tracciati alternativi — aggiunge Gentile —. Voglio fissare con Regione e i sindaci un appuntamento per illustrare le prime ipotesi». Immediato il consenso da parte dell’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi: «La disponibilità della Regione è massima e volta alla collaborazione». Più severo, invece, il commento di Michele Pellegrini, il sindaco di Calusco che ha esortato ad «affrontare seriamente e velocemente la questione. Il San Michele dopo il restauro non avrà vita lunga, è solo un tappabuchi. Fra l’Isola Bergamasca e il Lecchese serve un nuovo collegamento sia viario che ferroviario». Così il San Michele verrebbe mandato in pensione. Il primo cittadino di Paderno Gianpaolo Torchio ha ricordato la candidatura all’Unesco: «Vorremmo dare a quest’opera un progetto di valorizzazione e mantenimento importante e continuativo con il sostegno delle istituzioni».
A tagliare il nastro c’era il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli: «Questo ponte è un simbolo a livello italiano: è lo Stato che funziona, qui il governo, attraverso Rfi, ha dato risposte rispettando tempi e costi». Poi il tema sicurezza: «Viene prima di qualunque altra cosa. Tutti ci chiedono di aprire cantieri e mettere in sicurezza il Paese». A focalizzarsi sui piani di manutenzione Claudia Cattani, presidente di Rete ferroviaria: «Abbiamo dovuto interrompere la viabilità; le manutenzioni, anche straordinarie, sono importanti».
Anselmo Mandelli, 78 anni di Carvico, con la sua Fiat Panda blu è il primo a oltrepassare il ponte appena riaperto. «È una vita che aspetto, prima ci passavo quattro volte al
I prossimi lavori Ora una fase di rinforzo strutturale del ponte, successivamente si passerà ai dettagli
giorno. Ero qui già stamattina alle 7, ma l’ho trovato chiuso, così sono tornato. Vado al circolo di Paderno a bere un caffè con gli amici e a giocare a carte».
Scatta il verde al semaforo e già c’è la coda. Il signor Anselmo mette in moto e saluta dal finestrino. Il via vai di auto sul ponte fra Calusco d’Adda e Paderno in pochi minuti torna lo stesso di 14 mesi fa, prima della chiusura.