Concerto continuo
L’orchestra dei Pomeriggi spegne 75 candeline E invita tutti i milanesi a festeggiare al Dal Verme
«Abbiamo voluto fare la cosa più semplice: una bella festa di compleanno, a cui invitare tutti». La sintesi è del direttore artistico e neodirettore generale Maurizio Salerno: i Pomeriggi Musicali compiono 75 anni e domani festeggeranno la ricorrenza con un’intera giornata di eventi a cui tutti sono invitati. «Apriamo la nostra casa, il Teatro Dal Verme, da mattina a sera, presentando tutti i nostri complessi, dall’orchestra giovanile ai veri ensemble di soli fiati o di archi nati in questi anni. Il desiderio non è solo quello di illustrare la storia e il presente dei Pomeriggi Musicali, ma anche di creare un’occasione particolare che possa attrarre anche chi magari non è mai stato in un teatro o ad un concerto; tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero: se inviti qualcuno alla tua festa non lo fai pagare…», sorride Salerno.
C’è tanto da festeggiare e da ricordare, pensando ai primi 75 anni di un’orchestra che «tenne il suo primo concerto il 27 novembre 1945 in una città ancora segnata dalla guerra; Antonio Greppi, primo sindaco postbellico, coniò lo slogan “Per Milano: pane e musica”: audace e profetico», ricorda Salerno, che sottolinea il ruolo dei Pomeriggi, «testimoni di un formidabile spirito di rinascita civile ancor prima che culturale; sul nostro podio sono passati Hindemith, Boulez, Bernstein, Abbado, Muti, Gatti, tra i grandi solisti ricordo solo Pollini e Michelangeli». Di questo e di altro si parlerà nella tavola rotonda delle 18, dove oltre a Salerno saranno presenti il neopresidente della Fondazione dei Pomeriggi, Giovanni Battista Benvenuto, Donato Renzetti, che alle 20.30 sarà protagonista del gran finale dirigendo la sinfonia «Dal nuovo mondo» di Dvorak, la giornalista del «Corriere» Giuseppina Manin e Marco Tutino, dal 1990 al 94 direttore artistico dei Pomeriggi e apprezzato a livello internazionale come compositore: il suo «Requiem per le vittime della mafia» fu eseguito nella cattedrale di Palermo nel 1993. «Per ricordare come i Pomeriggi abbiano da sempre promosso la musica contemporanea gli ho chiesto di scriverci appositamente un brano da inserire in questa giornata», racconta Salerno. «Afternoon’s game», il brano composto da Tutino, verrà presentato in prima assoluta alle 16.30 da Alessandro Cadario, che dirigerà l’orchestra d’archi dei Pomeriggi anche nella «Holberg Suite» di Grieg, un gioiello luminoso e guizzante del repertorio cameristico. Alle 15 Cadario, che al Dal Verme ha mosso i suoi primi significativi passi sul podio e che dal 2016 è stato promosso come direttore ospite principale, guiderà invece l’ensemble di fiati dei Pomeriggi nel rondò «Rondino» di Beethoven e nella Serenata per fiati, violoncello e contrabbasso di Dvorak.
Alla mattina toccherà ai Piccoli Pomeriggi Musicali, orchestra 13enne formata da strumentisti teenager e protagonista di stagioni assai interessanti, con programmi giocosi ma anche tecnicamente impegnativi: stavolta, diretta da Daniele Parziani, racconterà sulle note di Charpentier «Le streghe» di Roal Dahl.