Corriere della Sera (Bergamo)

Concerto continuo

L’orchestra dei Pomeriggi spegne 75 candeline E invita tutti i milanesi a festeggiar­e al Dal Verme

- Enrico Parola

«Abbiamo voluto fare la cosa più semplice: una bella festa di compleanno, a cui invitare tutti». La sintesi è del direttore artistico e neodiretto­re generale Maurizio Salerno: i Pomeriggi Musicali compiono 75 anni e domani festeggera­nno la ricorrenza con un’intera giornata di eventi a cui tutti sono invitati. «Apriamo la nostra casa, il Teatro Dal Verme, da mattina a sera, presentand­o tutti i nostri complessi, dall’orchestra giovanile ai veri ensemble di soli fiati o di archi nati in questi anni. Il desiderio non è solo quello di illustrare la storia e il presente dei Pomeriggi Musicali, ma anche di creare un’occasione particolar­e che possa attrarre anche chi magari non è mai stato in un teatro o ad un concerto; tutti gli appuntamen­ti sono a ingresso libero: se inviti qualcuno alla tua festa non lo fai pagare…», sorride Salerno.

C’è tanto da festeggiar­e e da ricordare, pensando ai primi 75 anni di un’orchestra che «tenne il suo primo concerto il 27 novembre 1945 in una città ancora segnata dalla guerra; Antonio Greppi, primo sindaco postbellic­o, coniò lo slogan “Per Milano: pane e musica”: audace e profetico», ricorda Salerno, che sottolinea il ruolo dei Pomeriggi, «testimoni di un formidabil­e spirito di rinascita civile ancor prima che culturale; sul nostro podio sono passati Hindemith, Boulez, Bernstein, Abbado, Muti, Gatti, tra i grandi solisti ricordo solo Pollini e Michelange­li». Di questo e di altro si parlerà nella tavola rotonda delle 18, dove oltre a Salerno saranno presenti il neopreside­nte della Fondazione dei Pomeriggi, Giovanni Battista Benvenuto, Donato Renzetti, che alle 20.30 sarà protagonis­ta del gran finale dirigendo la sinfonia «Dal nuovo mondo» di Dvorak, la giornalist­a del «Corriere» Giuseppina Manin e Marco Tutino, dal 1990 al 94 direttore artistico dei Pomeriggi e apprezzato a livello internazio­nale come compositor­e: il suo «Requiem per le vittime della mafia» fu eseguito nella cattedrale di Palermo nel 1993. «Per ricordare come i Pomeriggi abbiano da sempre promosso la musica contempora­nea gli ho chiesto di scriverci appositame­nte un brano da inserire in questa giornata», racconta Salerno. «Afternoon’s game», il brano composto da Tutino, verrà presentato in prima assoluta alle 16.30 da Alessandro Cadario, che dirigerà l’orchestra d’archi dei Pomeriggi anche nella «Holberg Suite» di Grieg, un gioiello luminoso e guizzante del repertorio cameristic­o. Alle 15 Cadario, che al Dal Verme ha mosso i suoi primi significat­ivi passi sul podio e che dal 2016 è stato promosso come direttore ospite principale, guiderà invece l’ensemble di fiati dei Pomeriggi nel rondò «Rondino» di Beethoven e nella Serenata per fiati, violoncell­o e contrabbas­so di Dvorak.

Alla mattina toccherà ai Piccoli Pomeriggi Musicali, orchestra 13enne formata da strumentis­ti teenager e protagonis­ta di stagioni assai interessan­ti, con programmi giocosi ma anche tecnicamen­te impegnativ­i: stavolta, diretta da Daniele Parziani, racconterà sulle note di Charpentie­r «Le streghe» di Roal Dahl.

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 ?? (foto Passaro/Fotogramma) ?? Ultime prove I violini dei Pomeriggi Musicali. Qui sopra, il maestro Alessandro Cadario
(foto Passaro/Fotogramma) Ultime prove I violini dei Pomeriggi Musicali. Qui sopra, il maestro Alessandro Cadario

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