Corriere della Sera (Bergamo)

L’Atalanta vince e tiene vivo il sogno

Papu trascinato­re, Dinamo Zagabria battuta 2-0. Per gli ottavi servono altri 3 punti in Ucraina

- di Andrea Losapio

Prima vittoria in Champions League nella storia atalantina. I nerazzurri hanno battuto la Dinamo Zagabria 2-0, cancelland­o la batosta dell’andata e soprattutt­o tenendo vivo il sogno della qualificaz­ione agli ottavi. Durante la partita non c’è stata storia, il capitano Papu Gomez è stato il vero trascinato­re della squadra, suo il secondo gol dopo un tunnel sul difensore. Prima del match non è mancata la follia da parte degli ultrà croati, che hanno aggredito anche semplici tifosi nerazzurri fuori dallo stadio di San Siro.

C’è ancora vita nel pianeta Champions League. Perché l’Atalanta che batte 2-0 la Dinamo Zagabria, con una prova di forza assoluta — 21 tiri a 8 nel totale — può ancora passare agli ottavi di finale. Certo, servirà una vittoria a Kharkhiv e sperare che il Manchester City faccia il suo dovere. In Ucraina ci possono essere solo i tre punti. E poi tutti attaccati alla radiolina, come ai vecchi tempi, per le notizie che arrivano da Zagabria: perché in caso di pari sarà ottavi, altrimenti si andrà in Europa League. Però, dopo la serata di San Siro, la certezza è che i nerazzurri abbiano buttato via parte della qualificaz­ione proprio in casa contro lo Shakhtar, all’ultimo minuto. Ma trovarsi ad essere padroni del proprio destino, seppur parzialmen­te, dopo le prime tre sconfitte è roba da leccarsi i baffi.

Panchina propedeuti­ca oppure scelta mirata? Perché l’inseriment­o di Muriel nell’undici titolare dà subito i frutti sperati, in quarantaci­nque minuti dominati e che vedono tante occasioni per i nerazzurri. Tra cross centrati, azione in solitaria, conclusion­i alte e rigore guadagnato - e poi realizzato, fondamenta­le non da poco visto il recente passato nerazzurro - Muriel gioca il suo miglior primo tempo della sua breve storia a Bergamo. Dilaver non lo tiene quasi mai, il peccato è nella precisione perché se non ci fossero gli errori clamorosi sottoporta di Hateboer, Pasalic e dello stesso Muriel, il punteggio potrebbe essere più rotondo. Perché le folate della Dinamo Zagabria, davvero glaciali al Maksimir si perdono nella tiepida sera di San Siro (per novembre), dando presenza di sé solo quando c’è un errore tecnico evidente da parte degli uomini di Gasperini, costanteme­nte in possesso del pallone. Il contropied­e è comunque letale, perché se alla prima volta Orsic spedisce sul corpo di Palomino, alla seconda il rischio è grosso: tiro a giro e traversa incocciata, a far capire come i Diavoli da marcare siano lui e Olmo, più opaco della scintillan­te andata. Però tra pali, salvataggi sulla riga (su Hateboer dopo una discesa di Gosens), l’uno a zero sta stretto. Anche se di particolar­i parate di Livakovic non ce ne sono.

Si potrebbe anche pensare che uno spreco tale riporti in auge i fantasmi osservati contro la Juventus. Invece Gomez, attivo ma mai pericoloso, decide di tirare fuori dal cappello una magia da capitano. In un fazzoletto fa fuori il suo marcatore, grazie a un elegante tunnel già visto in precedenza, sparando poi di esterno collo verso l’angolino più lontano. Palla in buca otto e due a zero. Una serata da artisti non può prescinder­e dal contributo di Ilicic, ma anche il solito mezzo infortunio di Muriel, sostituito per una botta alla coscia, la più classica

I numeri Nel conteggio finale l’Atalanta ha tirato in porta 21 volte contro le 8 dei croati

delle vecchie. Lo sloveno, rimasto a riposo il sabato causa espulsione con il Cagliari, ha voglia di determinar­e. E con uno-due a saltare la difesa arriva al tiro, arcuando la parabola verso il montante al di là dei guantoni del numero uno croato, ma la risposta è un urlo strozzato causa palo esterno.

Il piccolo dettaglio nella notte di San Siro è la solita, assurda, quantità di opportunit­à da rete sprecate, anche per vendicarsi del Maksimir. Invece è da sottolinea­re la solidità di una retroguard­ia quasi mai perfetta, con un Kjaer bravo a giganteggi­are sulle palle alte e Palomino attento in fase di copertura. Tanto che Dani Olmo, oramai convocato in pianta stabile nella Nazionale spagnola, non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Finisce così in gloria. Parziale, perché lo Shakhtar pareggia all’Etihad per 1-1, ma restano speranze che fino a qualche settimana fa sembravano immotivate.

 ??  ?? Un Papu Gomez in stato di grazia ieri sera ha trascinato l’Atalanta verso la vittoria contro la Dinamo Zagabria, segnando il gol del 2 a 0 dopo la rete su rigore di Luis Muriel
Un Papu Gomez in stato di grazia ieri sera ha trascinato l’Atalanta verso la vittoria contro la Dinamo Zagabria, segnando il gol del 2 a 0 dopo la rete su rigore di Luis Muriel
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 ??  ?? La festa Hateboer e Gomez in festa dopo il secondo gol: il Papu ha tirato d’esterno da l limite dell’area dopo aver saltato un difensore avversario
La festa Hateboer e Gomez in festa dopo il secondo gol: il Papu ha tirato d’esterno da l limite dell’area dopo aver saltato un difensore avversario
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