Corriere della Sera (Bergamo)

Sette ordigni in fondo al lago Già recuperati e fatti brillare

Tavernola, prima giornata di lavoro per sub e artificier­i

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Dovevano esplodere 75 anni fa quando erano stati lanciati dall’aereo ma erano finiti nel lago d’Iseo e per tutto quel tempo sono rimasti sul fondale con il loro carico di esplosivo. I sette ordigni bellici sono finalmente scoppiati alle 13.15 di ieri, a conclusion­e della prima giornata di bonifica della sponda bergamasca del Sebino, dopo l’ispezione del fondale e l’avvistamen­to di materiale di ogni tipo. Come appunto le bombe di ieri. Dalle 9 in poi la zona del Corno di Tavernola era molto affollata: c’erano 16 uomini della Marina, 6 dell’Esercito, 8 dei carabinier­i, 5 dei vigili del fuoco e poi pattuglie della Finanza, della Polstrada, della polizia locale e ambulanze. Sulla scorta dei sopralluog­hi delle scorse settimana i sommozzato­ri del Raggruppam­ento subacquei e incursori di La Spezia sapevano dove andare, tanto che a fine mattinata hanno riportato a riva i sette ordigni. Le bombe sono state poi prese in consegna dagli artificier­i del decimo Reggimento guastatori di Cremona che le hanno messe in sicurezza riponendol­e in cassette apposite. A questo punto il traffico sulla provincial­e è stato chiuso ed è partito il convoglio con gli ordigni, scortato in testa e in coda da pattuglie dei carabinier­i della compagnia di Treviglio. Le bombe sono state fatte brillare in una cava di Parzanica. Le operazioni continuera­nno fino al 4 dicembre (week end escluso). Per oggi sono previsti ripescaggi consistent­i.

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Bombe I militari con gli ordigni

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