E Gori: «Alla Carrara mostra sul melodramma»
«Nel 2022 alla Carrara faremo una mostra dedicata al melodramma». L’annuncio è del sindaco Giorgio Gori, che fa un bilancio dei primi mesi del mandato.
«Il 2020 sarà già l’anno decisivo per la nuova amministrazione. Daremo la spinta più forte a cantieri di grande peso, dall’ex Ote a piazza Dante e poi ci sono gli accordi su Porta Sud da perfezionare. Ma sarà anche l’anno di Donizetti e di misure importanti per la mobilità nei quartieri, come il disco orario per i non residenti». Giorgio Gori è al suo primo Natale da primo sindaco rieletto di Bergamo. «Più libero? Sì, sono più libero, senza il pensiero della rielezione. Anche di fare scelte impopolari».
E tra le decisioni più impopolari c’è l’aumento dell’Irpef, discusso in queste ore in consiglio comunale. «Purtroppo era inevitabile, eravamo l’ultimo capoluogo lombardo a non averlo ancora fatto». Se gli si fa notare che in campagna elettorale non c’era traccia di questo provvedimento, il sindaco se la cava con una battuta: «È la stampa che non me l’ha chiesto. Era già chiaro che chiunque fosse stato eletto avrebbe dovuto farlo».
Gori è più rilassato rispetto a un periodo pre e post voto: «Dopo la campagna elettorale siamo arrivati stanchi. Ci abbiamo messo qualche mese a riprendere il ritmo, ora abbiamo di nuovo il passo giusto». E l’agenda propone una lista molto corposa di temi da affrontare. Un grande progetto di riforma del welfare locale, in collaborazione con quattro università (tra cui quella di Bergamo) e altre otto città, proverà a rivedere il rapporto con il terzo settore per rispondere meglio ai bisogni talvolta drammatici dei cittadini più fragili.
Nel frattempo è ancora da sciogliere il nodo più complesso e costoso ereditato dal primo mandato, quello sul futuro dell’ex caserma Montelungo. «Proprio oggi (ieri, ndr) — dice Gori — ho incontrato il rettore, l’impegno dell’università a portare avanti la riqualificazione della Montelungo è confermato in pieno. Da un problema emerso, negli ultimi mesi abbiamo elaborato una possibile soluzione. Noi confermiamo la nostra disponibilità a investire gli 8 milioni, come avevamo annunciato prima delle elezioni, per il centro sportivo o strutture di valore equivalente». Il punto ora capire è se l’Università, affamata di alloggi per far fronte al boom di iscritti, sia intenzionata ad ampliare il progetto dello studentato alla Montelungo alla vicina caserma Colleoni. «Non posso aggiungere altro — dice il sindaco —, credo che potrebbero esserci sviluppi nelle prossime settimane».
Ma il 2020 sarà anche l’anno della riapertura del Teatro Donizetti. La fine di un lungo cantiere, ma anche l’inizio di un percorso che arriverà a coinvolgere nel 2022 l’Accademia Carrara. «Nel 2020 avremo una bellissima mostra su Peterzano — dice il sindaco —, nel 2022 faremo una mostra dedicata al melodramma come fondamento dell’identità nazionale. Abbiamo capito che la Carrara può permettersi una grande mostra ogni due anni, quella sull’opera sarà il completamento di un lavoro che coinvolge le istituzioni culturali più importanti della città». Il sindaco coglie l’occasione per annunciare il prolungamento di tre anni del contratto da direttore della Carrara a Maria Cristina Rodeschini.
Gori esclude che una crisi di governo e successive elezioni possano portarlo al centro della scena politica nazionale, non si risparmia nelle riflessioni sul futuro del Pd:
❞ Sulla Montelungo, l’Università ha confermato in pieno il suo impegno e lo stesso ha fatto il Comune: presto ci saranno sviluppi Giorgio Gori Sindaco
La conferma Maria Cristina Rodeschini guiderà l’Accademia Carrara per altri tre anni
«Vedere il segretario che parla di Giuseppe Conte come di un riferimento, mi fa avvertire un certo spaesamento. Ma il mio impegno su Bergamo è stato appena rinnovato, non mi farò condizionare».