Robin l’Europeo
Gosens, una stagione stellare e obiettivi chiari: «Voglio la Nazionale»
«Nessuno vuole essere Robin». Il titolo del brano di Cesare Cremonini, non si addice più a Robin Gosens. Oggi, in tanti vorrebbero essere nei panni dell’esterno dell’Atalanta. Quando è arrivato a Bergamo («una seconda casa»), nell’estate del 2017, il tedesco aveva 23 anni e un poco invidiabile curriculum «da piccolo giocatore, acquistato da una piccola squadra olandese». Oggi Robin vola sulla fascia, neanche fosse Batman. «E credo di potere arrivare molto più in alto — ammette Gosens —. Lo dico senza arroganza, ma con fiducia».
La stessa fiducia che l’Atalanta ha riposto in lei. Ora la sta ripagando, anche a suon di gol. Sono già quattro in campionato e uno in Champions.
«La rete allo Shakhtar rimarrà per sempre. Quel gol ha chiuso la partita, ma rappresenta anche una soddisfazione personale enorme. Per la carriera che ho fatto prima di arrivare all’Atalanta, già non è comune riuscire a disputare la Champions. Figurarsi segnare».
Il gol della sicura qualificazione. Da quella notte, qualcosa è cambiato?
«Un po’ tutto. Ora almeno sono sicuro che in Germania mi riconoscono (scherza ndr.). Forse anche Joachim Low, il ct della Nazionale tedesca, si accorgerà di me. Nel mio Paese ho rilasciato interviste sul perché, fino ad ora, fossi passato inosservato».
E cosa ha risposto?
«Prima di firmare con il Vitesse, a 19 anni, mi sono goduto la vita. Come una persona normale, che esce di casa e va a bere qualcosa. La mia libertà è stata la mia forza. Non l’avessi avuta, forse oggi non sarei qui. Ora sono tranquillo e posso apprezzare ancora di più quello che ho sempre sognato:
❞ Dopo questi anni forse qualcuno in Germania mi conosce. E forse anche il ct della Nazionale Low si accorgerà di me
essere un calciatore professionista».
Sogni ancora da realizzare?
«Al momento giusto, giocare in Bundesliga. Ma prima, vorrei disputare l’Europeo 2020 con la Germania. Ci andrò, dopo avere segnato dieci gol e conquistato con l’Atalanta la semifinale di Champions (sorride ndr.)».
Domani arriva il Milan (al Gewiss, ore 12:30).
«È uno scontro diretto. Loro hanno qualità tecniche superiori alla posizione che occupano (sono decimi in classifica ndr.). Ma se il Milan dovesse perdere a Bergamo, la sua corsa all’Europa sarebbe quasi finita».
Tornando alla vostra Europa. Che squadra è il Valencia?
«Fortissima. Ma, fra tutti i possibili avversari, sono i più abbordabili. Abbiamo il 50% di chance di passare il turno. Io ci credo».
Il tuo Natale?
«Lo festeggio in Germania, con la mia famiglia. È dalla scorsa estate che non torno a casa. E questo è il regalo più bello».
❞ La mia forza è che fino a 19 anni sono stato libero di fare una vita «normale»
Robin Gosens esterno Atalanta