Impianti, Foppolo riparte E la Regione torna in pista
A Valtorta la cerimonia per Piero Busi
Doppia cerimonia, ieri, sulle piste della Val Brembana. A Valtorta è stata inaugurata la pista Piero Busi con lo storico sindaco e presidente della Comunità montana. A Foppolo, nel pomeriggio, festa per la partenza della seggiovie, dopo la travagliata vicenda legata al fallimento della Brembo Super Ski. Per ora funzionano solo la Quarta Baita e la Montebello. «Sono al fianco degli amministratori», dichiara l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, che non si vedeva a Foppolo dai tempi dell’incendio doloso. «Ora, si deve voltare pagina — sottolinea —. Parlerò con il presidente Fontana perché vorrei sostenere un progetto per promuovere il territorio». Emozionata Gloria Carletti, sindaco di Foppolo: «In futuro, ci sarà anche San Simone».
Tempo da lupi a Valtorta, cielo da cartolina a Foppolo. In un sabato che è quasi una viglia di Natale il meteo, a modo suo, rimanda dalla Val Brembana due storie opposte con un unico denominatore comune. Lo sci. E dopo tutto ci sta la bufera al mattino, dà ancora di più la misura del protagonista, l’inossidabile Piero Busi che a 86 anni, quando nessuno osa mettere il naso fuori dal rifugio, propone di uscire a vedere la pista a lui dedicata nella stazione più rosea della provincia. Anche grazie a lui. Come ci stanno l’azzurro e il sole che, al pomeriggio, capovolgono l’orizzonte per la partenza delle seggiovie a Foppolo e speriamo presto a Carona. Il ritorno di un assessore regionale ai piedi del Montebello, dopo il voluto distacco per il periodo dell’inchiesta Brembo Super Ski, fa ben sperare per il prossimo futuro.
È Lara Magoni, che ieri ha seguito entrambe le cerimonie. Quella per l’inaugurazione della pista «Piero Busi» si è tenuta al rifugio Trifoglio, opera, sia chiaro, pure quella dello storico sindaco e presidente della Comunità montana: «Siamo azionisti dal 1983 — ricorda Massimo Fossati, direttore della Imprese turistiche barziesi —, con lui abbiamo fatto tutto, anche litigato. Non sempre avevamo la stessa visione, però ci potevamo confrontare. Per noi era importante che restasse un segno». È una pista di collegamento fra la Tre Signori e la Nube Bianca, una nera di 600 metri, cortina. Con la schiettezza che solo il personaggio può permettersi, pare che Busi l’abbia fatto notare. Ma poi si è commosso ai discorsi di rito, presenti sei sindaci e il presidente della Comunità montana Jonathan Lobati. «Non posso che ringraziare», dice Busi, che dà subito la sua versione di come andavano le discussioni: «Mi hanno sempre accontentato». Magoni: «Quando ero bambina, sentivo mio padre parlare ed era sempre del Busi — ricorda affettuosamente —. Le gallerie, l’ospedale di San Giovanni, in tempi più recenti il Don Palla, opera straordinaria. Busi ha saputo attraversato il tempo: è stato il passato, è il presente e resterà nel futuro».
Sul ritorno a Foppolo: «Da consigliere regionale — spiega Magoni (Fratelli d’Italia) — ero stata la prima a sostenere il finanziamento per la telecabina, per poi capire che qualcosa non andava. Così sono rimasta ai margini, ma ora si deve voltare pagina e io voglio essere al fianco degli amministratori». Ha progetti sulla promozione turistica, la sua materia: «A gennaio ne parlerò con il presidente Fontana. Dobbiamo fare sapere che a Foppolo e Carona si scia bene, si mangia bene e che lungo il tragitto ci sono tante opportunità». Quanto al finanziamento a cui aspira il Comune di Carona per rilevare gli impianti del fallimento: «Proporrò un incontro con l’assessore Sartori (delega alla Montagna, ndr)». Ci sta lavorando anche il consigliere regionale Alex Galizzi(Lega), tra gli invitati a bordo pista.
Per ora girano solo le seggiovie Quarta Baita e Montebello. Seguiranno, sistemati alcuni inghippi tecnici, la Valgussera e l’Alpe Soliva, per la quale il problema è superato ma serve l’ok dagli uffici ministeriali. Per ultima, la Conca Nevosa. «Faremo di tutto perché la seggiovia dal paese parta al più presto», assicura l’assessore di Carona Angelo Bagini. Emozionata Gloria Carletti, sindaco di Foppolo: «La festa di oggi vuole rappresentare una rinascita. In futuro la speranza è che ci sia anche San Simone». Per tornare al punto di partenza, il meteo ha creato qualche problema per la pioggia nelle altre stazioni: fino a ieri stop al Monte Pora, a Piazzatorre e Colere. A Valtorta, ieri, 2 mila sciatori
L’assessore regionale «Ora sono al fianco degli amministratori, a gennaio parlerò con il governatore»