Contro il Milan per puntare in alto
Gasp alla vigilia del Milan: «Risultati non casuali, ora programmazione»
Alle 12.30 l’Atalanta ospita il Milan dei grandi ex al Gewiss Stadium. I nerazzurri sono in cerca dei tre punti che permetterebbero di scavalcare in classifica il Cagliari e agguantare il quinto posto. «Credo che l’Atalanta si trovi nella condizione di potere programmare bene il suo futuro», le parole dell’allenatore Gian Piero Gasperini.
A differenza del capitolo finale della saga di Star Wars (l’episodio IX, ora al cinema, è a fortissimo rischio spoiler), non c’è più nulla da svelare del 2019 dell’Atalanta. «Straordinario. A prescindere dal risultato della gara contro il Milan», conferma Gian Piero Gasperini. Oggi alle 12.30 arrivano i rossoneri per l’ultima («importantissima, anche se non fondamentale») partita di un anno «in cui siamo riusciti a fare risultati, prestazioni, suscitare entusiasmo e ricevere tanti apprezzamenti. Proporre un buono spettacolo, per noi è un obiettivo», specifica Gasperini. Convinto che non sia finita qui: «È bene pensare che quanto ottenuto non sia casuale. Ma che l’Atalanta possa ragionare, anche nel 2020, per stare in certe posizioni». Gli ambiti gradini d’alta classifica, come il sesto posto (migliorabile, dopo la sconfitta del Cagliari a Udine) che i bergamaschi occupano, con 28 punti. Il Milan invece, (decimo) siede sette punti più giù. Ma la squadra di Pioli, malgrado sia «attardata, resta un avversario forte. Ha giocatori di livello e vale l’Europa». Per i nerazzurri, il palcoscenico internazionale è un pensiero fisso. Un traguardo da raggiungere «per il quarto anno di fila». Per riuscirci «abbiamo bisogno di riprendere una marcia più spedita in Serie A e di spostare lì tutta la nostra attenzione». Perché Gasperini sa che «è il campionato che può garantirci l’accesso alle coppe. A meno di non riuscire a vincere la Champions. Ma questo — sorride il tecnico — sarà difficile». Difficile e bello trovarsi di fronte le facce note dei milanisti Caldara («speriamo sia arrivato il suo momento»), Conti («contento che dopo tanti infortuni sia finalmente tornato a giocare») e Kessie («sempre fortissimo, un’ira di dio»). Tutti ex atalantini, fari nella stagione 2016/2017 in cui «è nato questo ciclo. Ci hanno dato tantissimo», ricorda Gasperini. Con loro c’era anche Gomez che, rimasto a Bergamo, calcisticamente è invecchiato come il vino migliore. Dopo il forfait di Bologna (dove «non dovevamo perdere»), il capitano torna a disposizione: «Ha recuperato dalla forte contusione subita contro lo Shakhtar. È un highlander». Oggi, con lui in attacco dovrebbe esserci Ilicic: «Si è ripreso da un infortunio di poco conto. Ha passato una buona settimana», spiega l’allenatore. Più facile che Muriel parta dalla panchina, nonostante«venga da una prestazione positiva e stia giocando con continuità. Anche se, ultimamente, nella realizzazione è un po’ mancato».
Zapata invece è mancato moltissimo, «quasi tre mesi. Nessuno si immaginava che il suo infortunio potesse protrarsi così a lungo — dice Gasp —. Nei prossimi 10 giorni avrà un programma personalizzato. Speriamo che dal 30 dicembre possa aggregarsi ai compagni». E ambiziosi perché «con tutta l’umiltà che ci contraddistingue, credo che l’Atalanta si trovi nella condizione di potere programmare bene il suo futuro — continua il mister —. La società è cresciuta molto. Non solo per gli introiti, ma anche per la grande esperienza, maturata in campo internazionale» che deve «essere messa a punto, nella costruzione e nella gestione della squadra». Gasp guarda al futuro. La saga nerazzurra continua, non c’è ancora un finale.
Recuperi Ilicic e Gomez saranno della partita Muriel verso la panchina
Il club è cresciuto molto, non solo per gli introiti, ma anche per la grande esperienza maturata in campo europeo. L’Atalanta si trova nelle condizioni di poter programmare bene il proprio futuro Gian Piero Gasperini