Montelungo, il rettore: un mese per decidere
Valutazioni su ex Italcementi e Accademia ma anche su Montelungo e Colleoni
Ancora un mese per decidere i nuovi spazi per l’università di Bergamo. Un problema reso più urgente visti i problemi legati alla ristrutturazione della Montelungo. «Le soluzioni verranno valutate con una serie di sopralluoghi a gennaio», le parole del rettore Morzenti Pellegrini.
Ancora un mese per decidere su quale complesso sarà indirizzata la fame di spazi dell’Università di Bergamo. Fame resa ancora più feroce dai problemi alla Montelungo. Il sindaco Giorgio Gori ha fatto capire di avere in mente una soluzione, cosa che ha preso in contropiede i vertici dell’ateneo. Che però nel frattempo continuano a muoversi per conto proprio per trovare posti a quel 48% dei propri iscritti che vengono da fuori provincia. Per esempio con i trenta alloggi in una ex Rsa di proprietà della Curia in via Maglio del Lotto, per i quali si sta concludendo un contratto d’affitto di tre anni. Ma soprattutto valutando le 48 risposte al bando dei mesi scorsi.
Tante soluzioni, fra le quali si sta però creando un testa a testa fra quelle ritenute più adatte. Da un lato la ex sede dell’Italcementi di via Madonna della Neve, dall’altra l’Accademia della Guardia di Finanza che sarà liberata tra un anno quando gli allievi finanzieri si trasferiranno dall’altra parte della strada negli ex Ospedali Riuniti. Evidenti le differenze: l’ex sede della multinazionale è composta solo da uffici, quella dei finanzieri è scuola con convitto, quindi con spazi didattici più alloggi, cosa che somiglia molto a ciò che l’Università sta cercando. «Per ora le due soluzioni sono state valutate solo sulla carta — spiega il rettore Remo Morzenti Pellegrini —. Nel corso di gennaio sarà effettuata una serie di sopralluoghi per valutare le caratteristiche dei vari complessi. A fine mese abbiamo in programma un Consiglio di amministrazione e per quella data prenderemo una decisione definitiva».
Saranno molte le questioni da chiarire in questo mese. Per esempio. Qualsiasi soluzione scelga, l’Università vi entrerà solo come affittuaria. Bisognerà quindi capire se esiste la possibilità di prendere in affitto l’Accademia della Finanza, visto che i proprietari del Fondo immobili pubblici l’hanno messa sul mercato con lo scopo dichiarato di incassare 43 milioni di euro (peraltro lo stesso affitto attuale è notevole: sono 3.267.700,44 euro). L’Università sta anche aspettando una serie di chiarimenti di tipo logistico ed economico da Cassa depositi e prestiti per l’utilizzo dell’ex caserma Colleoni, per la quale Cdp ha discusso con Università e Comune. «Dopo di che — chiarisce il rettore — è ovvio che rimane il nostro impegno per la Montelungo: è nell’accordo di programma e non facciamo un passo indietro». Resta il fatto che l’Università chiede il raddoppio dei posti letto, un aumento delle aule, la presenza di sale studio e anche di un centro sportivo. A questo proposito secondo una voce insistente l’Ateneo sarebbe interessato anche solo a una parte dell’Accademia, quella che contiene piscina e palestra. Morzenti nega: «Noi abbiamo bisogno di aule e di residenze, qualsiasi cosa che vada oltre queste questioni non solo non ci interessa ma non è nemmeno all’orizzonte».
La decisione sarà presa in un Consiglio d’amministrazione previsto a fine gennaio