Frane sul lago e in valle Esondazione nella Bassa
Danni alle strade e agli pneumatici di un’automobilista
Massi sulla strada a Zù, tra Riva di Solto e Tavernola: a un’automobilista hanno danneggiato una ruota. Doppia frana a San Giovanni Bianco, anche pista ciclabile. A Cortenuova esonda il torrente.
Le piogge intense di un inconsueto dicembre hanno lasciato il segno su diverse zone della Bergamasca. Come sempre, le maggiori difficoltà si registrano nelle aree a ridosso delle montagne e sulle rive del lago d’Iseo. Dovrebbero iniziare a giorni i lavori di manutenzione alle reti paramassi in località Zù, lungo la parete rocciosa sopra la strada che costeggia il lago, fra Riva di Solto e Tavernola Bergamasca, un tratto spesso bersagliato dalla caduta di massi. «È un intervento della Provincia in programma da tempo – spiega il sindaco di Tavernola Ioris Danilo Pezzotti —. La roccia è particolarmente friabile e spesso si verificano dissesti». L’ultimo dei quali è avvenuto proprio nella notte fra venerdì e sabato a causa delle piogge senza tregua, che hanno impregnato i terreni.
Nella località sul lago, l’altra notte, è stata un’automobilista a segnalare la frana. Complice il buio, non si è accorta dei massi caduti sulla strada provinciale che hanno fatto scoppiare uno degli pneumatici della sua auto. Sono intervenuti i Vigili del fuoco e una corsia della carreggiata è rimasta chiusa per circa un’ora. «È uno stillicidio di crolli — commenta Romeo Lazzaroni, della Protezione Civile —. Le pareti sono fatte di strati di roccia calcarea che con gli sbalzi di temperatura si rompono, la pioggia però sta accentuando gli eventi, le manutenzioni alle reti di protezione dovrebbero essere più costanti».
Quasi in contemporanea due smottamenti si sono verificati anche in Val Brembana, a San Giovanni Bianco, sempre nella notte tra venerdì e ieri. Una prima frana è scesa in località Piazzo, al confine con Dossena. Erano le 22.30. «Abbiamo dovuto chiudere la strada per monitorare la situazione a monte — spiega il sindaco di San Giovanni Bainco, Marco Milesi —. Si tratta di una zona impervia e scoscesa, il rischio è che si verifichino ulteriori movimenti». La circolazione sul tratto di strada interessato è stata interrotta fino al pomeriggio di ieri per consentire le verifiche necessarie e il posizionamento dei blocchi in cemento, che in via provvisoria sono stati disposti a creare una barriera a protezione della strada. Fermi anche gli autobus scolastici della linea rosa Ornico e della verde San Gallo-San Pietro.
Una seconda frana ha poi bloccato la pista ciclabile che non sarà percorribile almeno fino a lunedì, all’altezza della frazione di Oneta. «Preferiamo non muovere il materiale caduto — continua il primo cittadino —. Il muretto che sovrasta il percorso ciclabile è appesantito dall’acqua, anche in questo caso il rischio è che scendano altre frane».