Il catalogo online per donare alberi
Nel 2020 il Comune programma 1.400 piantumazioni di specie mangia-smog
Nel corso del 2020, il Comune di Bergamo pianterà 1.475 alberi. Un intervento con un valore di 350 mila euro. L’amministrazione sta anche realizzando un catalogo online per andare incontro alle numerose richieste di donazione di alberi che arrivano dai cittadini. Quando sarà pronto, sul sito di Palazzo Frizzoni si troverà la lista delle piante che si potranno regalare al Comune e il loro costo.
Regali «verdi» C’è chi regala piante per la nascita o il compleanno di un figlio
❞ La piantumazione di così tanti alberi in città ha molteplici obiettivi, dal controllo del clima al miglioramento della salute dei cittadini Marzia Marchesi Assessore al Verde pubblico
In media, quasi quattro ogni giorno: il Comune di Bergamo pianterà, nel 2020, 1.475 alberi mangia-smog. Verranno messi lungo i viali urbani per completare i filari verdi, nei parchi per aumentare la dotazione botanica e lungo le circonvallazioni per realizzare «barriere» verdi. Saranno alberi di medie dimensioni: una volta messi a dimora, avranno una circonferenza tra i 18 e i 20 centimetri. Un piano da 350 mila euro che, tra qualche mese, verrà seguito da una seconda fase, più corposa (con un budget da 500 mila euro). Sempre nei prossimi mesi, l’amministrazione creerà un catalogo online (sul sito di Palazzo Frizzoni) con le diverse tipologie di piante, e i relativi prezzi, che si possono donare al Comune. «Le donazioni — spiega l’assessore al Verde, Marzia Marchesi — sono sempre più frequenti. Un centinaio ne abbiamo contate solo negli ultimi mesi, da settembre. E stiamo pensando a un contenitore sul web per convogliare tutte le richieste che ci arrivano».
Nel giro di cinque anni, l’amministrazione vuole piantare 20 mila alberi in città. Per capire dove metterli, ha chiesto a un agronomo di fare un’analisi del territorio per individuare le zone più sprovviste di alberi, per esempio quelle che costeggiano la circonvallazione.
Il piano
Le piante verranno messe a dimora in primavera o il prossimo autunno, dipende dalle tempistiche della gara per trovare i fornitori. Verranno piantati 200 olmi (tipici dell’alta pianura bergamasca), 150 aceri platanoidi, 175 aceri campestri, 150 sorbi (che una volta venivano usati per realizzare i roccoli), 150 ontani (per riqualificare le sponde dei corsi d’acqua), 200 querce (una volta attecchite, sopravvivono per qualche secolo), 150 faggi, 100 platani (che resistono al cancro colorato) e 200 tigli (assorbono la CO2). «Saranno tutte alberature nuove, non forestali, ma di pronto effetto — spiega Guglielmo Baggi, responsabile del Servizio verde pubblico —. Abbiamo scelto alberi autoctoni, che si adattano bene al nostro clima».
Sono diversi i motivi che hanno spinto l’amministrazione ad approvare questo piano di piantumazioni. «Tanti gli obiettivi — dice l’assessore Marchesi —, come il controllo del clima, il miglioramento della salute dei cittadini, la prevenzione del dissesto idrogeologico, ma anche e soprattutto il mitigamento della CO2 in città, oltre a una innegabile funzione estetica».
Le donazioni
La sensibilità dei cittadini nei confronti dell’ambiente è in aumento. Lo dimostra, secondo l’amministrazione, la crescita del numero di alberi donati al Comune. Circa un centinaio solo dallo scorso settembre. «C’è molta sensibilità anche nelle scuole, con cui abbiamo in corso delle collaborazioni — dice l’assessore Marchesi —, ma non solo. Una mamma ha donato 30 alberi per il compleanno del figlio: verranno piantati in un parco di Longuelo. Un’altra, che ha partorito lo scorso 7 novembre, ha voluto regalare una quercia per la nascita del suo bambino: verrà messa nel parco Anna Frank di via Codussi. Questa mamma ci ha raccontato di aver parlato della sua iniziativa con altre neomamme all’ospedale, tutte entusiaste dell’idea. Non si tratta soltanto di regalare una pianta, ma di continuare a prendersene cura anche dopo la sua messa a dimora». E la voglia di donare alberi è così in crescita che il Comune sta realizzando un catalogo online per permettere a chiunque di visualizzare le piante che si possono donare e il costo. Si parte da 5 euro per una piantina, ma ci sono alberi che ne costano 3 mila. «Il cittadino — spiega Baggi — potrà decidere la quantità di piante che vorrà regalare. Ci sono Comuni, come Padova, che stanno già sperimentando il catalogo online. La pianta verrà localizzata con un riferimento gps e i cittadini potranno seguirne l’evoluzione».