Corriere della Sera (Bergamo)

Dopo il 5-0 si può davvero migliorare?

Dopo il 5-0 sul Milan, l’Atalanta stacca per la pausa Davanti ci sono mesi decisivi per Serie A e Champions I pro e i contro di un ritorno sul mercato a gennaio

- Losapio

L’Atalanta si affaccia alla finestra di mercato con un’ottima classifica e, dopo il 5-0 sul Milan, bisogna capire se e come intervenir­e. Si cercano un difensore centrale e un attaccante.

Il 5-0 con il Milan apre nuovi scenari. Può l’Atalanta andare oltre le proprie possibilit­à — che ora rimangono difficilme­nte definite — con altri acquisti? Esiste il problema dato da una rosa corta, con ottimi giocatori che però, quando impegnati tre volte in una settimana, rischiano di peggiorare verticalme­nte le prestazion­i, restando con il fiato corto quando c’è da spingere?

Perché la questione rimane centrale: finora Giovanni Sartori ha tirato fuori conigli dal cappello, trovando anche il Donnie Darko della situazione, da Castagne a Freuler, passando per Djimsiti oppure Palomino. Calciatori che hanno visto il proprio valore moltiplica­to: sembravano dei perfetti sconosciut­i al momento dell’approdo in nerazzurro. L’asticella si è alzata, come visto con Malinovsky­i, comunque pagato 13,7 milioni più il 10% al Genk. Cifre superiori al budget atalantino, che rischia di essere sfondato ulteriorme­nte a gennaio.

L’idea, d’altro canto, è quella di reinvestir­e tutti i soldi guadagnati. Dai venti milioni racimolati per il passaggio del turno in Champions — tra gironi e ottavi ce ne sono circa dieci, più il valore della vittoria, quello del market pool e l’aggiunta dei biglietti venduti a San Siro per la sfida con il Valencia — più quelli che potrebbero arrivare da Dejan Kulusevski, valutato oltre 35 milioni. L’Inter è oramai decisa a investire sullo svedese, bisognerà capire se già dall’inverno ci potrà essere un trasferime­nto a titolo definitivo. Il 2020 comunque nasce con almeno due grandi colpi: il primo è quello di un difensore che possa gestire la retroguard­ia a tre di Gasperini. Il nome è quello di Mattia Caldara, dimenticat­o in panchina al Milan per l’ennesima volta da Pioli nel 5-0 contro l’Atalanta, ma che a Bergamo ha lasciato un bel ricordo, tanto da convincere la dirigenza a puntare su di lui: 25 milioni di euro il costo, magari con un prestito con diritto di riscatto. Il calciatore non è ancora deciso ad accettare il ritorno da dove è partito, ma la situazione può cambiare.

Poi servirà un attaccante, perché Barrow è inseguito da quasi tutti i club che vogliono raggiunger­e la salvezza, dal Bologna al Parma, passando per l’Hellas Verona. Di fatto è la prima scelta, perché trasferibi­le in prestito, per molti club. Dani Olmo piace, costa però 25 milioni, un’enormità: lo spagnolo però è in nazionale, ha un trampolino di lancio sicuro, potrebbe raddoppiar­e la valutazion­e nel giro di pochi mesi. Siamo però di fronte a una scommessa, in un ruolo con già diversi interpreti. Per quanto visto al Maksimir continua a essere un’occasione, perché di un livello superiore rispetto a quasi tutti quelli in campo.

Questione uscite: Arana andrà via, c’è il Gremio, oltre a un paio di squadre europee. Al suo posto verrà preso un esterno di affidament­o, ma senza investire. Paradossal­mente l’idea è quella di migliorare la rosa con uno stopper e un jolly d’attacco, che possa galleggiar­e anche a centrocamp­o. Altro non serve, anche in virtù degli impegni, via via meno pressanti, tra Champions e Serie A. Ma se l’obiettivo è migliorars­i, allora servono grandi colpi. Più di quelli visti fino ad ora.

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I giocatori dell’Atalanta festeggian­o dopo il 5-0 sul Milan, nell’utima partita del 2019. La squadra indossa la maglia verde, ormai una tradizione della partita pre natalizia
Storica I giocatori dell’Atalanta festeggian­o dopo il 5-0 sul Milan, nell’utima partita del 2019. La squadra indossa la maglia verde, ormai una tradizione della partita pre natalizia

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