Note sul filo della mezzanotte
Davide Gorini all’organo e la corale Syntagma fra gli artisti sotto le navate
Come da tradizione, in alcune chiese milanesi la liturgia della Vigilia di Natale si impreziosisce con accompagnamenti musicali particolarmente sontuosi. Ensemble vocali e strumentali intonano cori propri del repertorio sacro classico e melodie popolari che in questo periodo non di rado riecheggiano tra le navate delle chiese e stasera diventano anche «colonna sonora» della funzione religiosa. Nel santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, Francesco Monego dirige il complesso vocale Syntagma (ore 23.30, c.so Italia 37) tra brani celeberrimi e autentiche rarità.
Ci sono gli immancabili «Tu scendi dalle stelle» di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, «Stille Nacht» e «Adeste fideles» elaborati dallo stesso Monego, che si intervallano ai rinascimentali «Ecco il Messia»
di Lucrezia de’ Medici e«Alleluja» del veneziano Andrea Gabrieli. Si passa all’Ottocento di Mendelssohn («Jauchzet dem Herrn») e si arriva al Novecento di Ghedini («Maria lavava») e Catel («A Gesù Bambino»). Grazie alla collaborazione con la Compagnia per la musica sacra, alle voci si uniscono gli strumenti nel santuario arcivescovile di San Giuseppe (ore 23.55, l.go De Sabata); qui Lorenzo Casati
guida l’ensemble OpusAltea e il classico quartetto di voci soliste (il soprano Seon Young Park, il contralto Altea Maria Pivetta, il tenore Ricardo Mirabelli e il basso Gianluca Alfano) nella mozartiana Missa brevis K 275, cui si aggiunge oltre ad «Adeste fideles» e «Stille Nacht» un altro leitmotiv natalizio, «Les anges dans nos campagnes».
Esecutori d’eccezione in Santa Maria della Passione ai due organi gemelli siedono concertisti di fama internazionale quali Maurizio Salerno e Davide Gorini, impegnati nel corale di Buxtehude «Nun komm, der Heiden Heiland», nella celeberrima Pastorella di Bach e nella Pastorale di Remondi, oltre alle curiose «Scene al presepio» di Oreste Ravanello.