Con Pintus un Capodanno tutto da ridere
Quattro date per il comico, compresa quella di Capodanno «Per il 2020 non vorrei ricevere auguri perché portano una sfiga unica»
Risate a volontà con Angelo Pintus che torna al Creberg per quattro date: stasera e domani alle 21, domenica alle 16 e martedì, alle 22.30, per lo speciale Capodanno. Il titolo dello spettacolo è lo stesso della passata stagione, «Destinati all’estinzione», ma è un secondo capitolo. Il comico e imitatore parte dall’osservazione delle nostre nuove cattive abitudini, con inviti precisi a non farsi raggirare dalle informazioni che ci bombardano. Tra una battuta e l’altra, sollecita il pubblico a riflettere per sviluppare un senso critico. La scenografia sarà minimale, gli argomenti i più disparati. Il canovaccio che sta alla base dello spettacolo appare poco a poco, tracciato su una grande lavagna posta al centro del palcoscenico dallo stesso comico, dove emerge tra l’altro l’attuale incapacità nelle relazioni e contatti sociali, rappresentata dalla convivenza tra l’odio verso gli esseri umani e l’antropomorfizzazione degli animali domestici.
«Lo show è cambiato quasi completamente anche perché nell’ultimo anno sono successe tante cose che vanno raccontate — afferma Pintus —. Se, tra le manie e le paranoie che descrivevo nel primo capitolo, c’erano chi parla con il cane e lo fa mentre lo veste, chi fa un uso smodato del cellulare anche mentre guida e chi vuole fare la rivoluzione su Facebook, adesso la situazione è peggiorata. Gli stessi che elogiano l’attivista svedese per l’ambiente Greta Thunberg su Twitter, poi, magari, lasciano la plastica in giro, buttano il mozzicone della sigaretta a terra e così via. Me la prendo con tutti. Così non mi sbaglio nella risposta». Famoso per una lunga serie di imitazioni irriverenti che attingono al mondo dello spettacolo e dello sport da Paolo Ruffini a Zlatan Ibrahimovic, da Antonio Banderas ad Alessandro Borghese, a Bergamo porterà le ultime novità.
Il suo successo è dimostrato dai numeri. «Ho superato il mezzo milione di spettatori — conferma —. L’età è trasversale e vedere le famiglie in platea è una cosa che mi fa stare bene e credo che sia ciò che ho sempre voluto». Pintus si è fatto notare in trasmissioni tv e a teatro ha portato «Ti boccio a prescindere», «50 sfumature di Pintus», «Ormai sono una milf» e «E se fosse stato il cavallo?». «Per il 2020 vorrei chiedere solo una cosa: smettete di mandare i messaggi per le feste dove si augura fortuna e felicità perché portano una sfiga unica», sorride.
Il mattatore «Porto a teatro le manie e le paranoie di oggi, la situazione sta peggiorando»