Se una notte d’inverno un clown
«Volevo creare qualcosa che ci riportasse ai sogni della nostra infanzia»
Torna a Milano lo «spettacolo di Natale» del Piccolo, Slava’s Snowshow (da oggi fino al 12 gennaio al Teatro Strehler, largo Greppi 1. Info e prenotazioni: 02.42411889. Biglietti: e 40/32). Il suo inventore, Slava Polunin, è considerato «il miglior clown del mondo», un clown che ha saputo rinnovare la tradizione arricchendola con invenzioni teatrali sorprendenti. Tanto che il suo spettacolo, creato nel 1993, è stato definito dall’autorevole quotidiano britannico «The Times» «un classico del teatro del ventesimo secolo».
Ispirandosi alla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau e alla comicità dolceamara dei film di Charlie Chaplin, Slava ha creato il suo personale clown, gentile, poetico e naïf. Slava’s Snowshow è uno spettacolo astratto, come i dipinti di Kazimir Malevich, e surreale, come le opere di Salvador Dalì o Marc Chagall: più Samuel Beckett che Cirque du Soleil. Incentrato su un pagliaccio in tuta gialla e pantofole rosse, e sulla sua «corte», altri teneri clown tutti avvolti in lunghi cappotti verdi e con buffi berretti dalle orecchie lunghe sul capo, Slava’s Snowshow distilla gioia, buonumore e un pizzico di malinconia, che si rincorrono sul palcoscenico con i fiocchi di neve, le bolle di sapone e i palloncini colorati. Le acrobazie vengono eseguite con corde, ombrelli, vento, neve, coriandoli e bottiglie d’acqua. In uno dei numeri più divertenti, due pagliacci salpano su una barca fatta con un letto di ottone e si imbattono in un clown che nuota intorno a loro con una gigantesca pinna (e la musica dello «Squalo» in sottofondo). In un altro, il pagliaccio giallo rimane impigliato in una ragnatela gigante, che si allunga poi verso la platea per «catturare» il pubblico.
«Volevo creare uno spettacolo che potesse riportarci ai nostri sogni di bambini», ha detto Polunin, «che aiutasse le persone a ritrovare la fanciullezza. Un’epopea piena di grazia e poesia».