Corriere della Sera (Bergamo)

Dall’azienda salvata al ritorno delle cicogne

Da un anno e mezzo è titolare della 3B Meccanica, di Urgnano: fattura 1,2 milioni

- di Desirée Spreafico

L’operaio che ha comprato e salvato la sua ditta, il ritorno delle cicogne, il super lascito per Emergency, il sindaco che chiude la strada per far giocare i bimbi. Un anno di belle storie.

Per 25 anni ha fatto l’operaio, ma quando l’azienda è andata in fallimento ha dovuto giocarsi il tutto per tutto e con la moglie l’ha rilevata, salvando il suo posto di lavoro e quello di 14 colleghi. A un anno e mezzo da quella scelta, Ferruccio Bonacina e Claudia Zini sorridono soddisfatt­i. La loro 3B Meccanica di Urgnano ha il vento in poppa, chiude il 2019 con 1,2 milioni di fatturato, 250mila euro di investimen­ti e, soprattutt­o, i dipendenti sono saliti a 19, tutti a tempo indetermin­ato.

Una storia di rinascita che inizia quando la 3B si trova improvvisa­mente sul baratro. «Era sempre andata bene — racconta Bonacina —, anche durante la crisi del 2008 i giorni di cassa integrazio­ne si contavano sulle dita di una mano». Nel novembre 2017, come un fulmine a ciel sereno, arriva la notizia più brutta. «Noi in produzione non sapevamo niente — prosegue — poi ci hanno detto che il vecchio titolare aveva portato i libri in tribunale. Da pochi mesi avevo iniziato a seguire i clienti e il magazzino, un nuovo mestiere che stavo imparando da solo perché il dirigente che doveva affiancarm­i era andato in pensione. Tutto il mio mondo è sembrato precipitar­e».

Bonacina vive con la moglie e i due figli a Ghisalba. In famiglia il suo è l’unico stipendio e a 42 anni teme che per lui nel mondo del lavoro ci sarà spazio solo come precario. Un primo spiraglio lo porta però il curatore fallimenta­re Stefano Grossi, che quando prende in mano la situazione della 3B si accorge che l’azienda ha delle commesse. «Era venuto per mettere i sigilli — spiega Bonacina — ma quando ha visto la nostra realtà mi ha detto “Ma come faccio a chiudere. Voi continuate a lavorare e vediamo se si trova un compratore. A lui dobbiamo tantissimo”». Grossi ottiene dal tribunale una proroga dell’attività fino al 28 febbraio. A tre settimane dal fatidico termine, però, nessuno si è ancora fatto avanti. È a quel punto che Bonacina riceve una telefonata. «La ricorderò finché campo — dice —. Erano le 8.30 ed ero con Grossi in azienda. Dall’altro capo del telefono c’era mia moglie che mi diceva: “Perché non provi a prenderla in mano tu l’azienda?”. Non ne avevamo mai parlato. All’inizio ero perplesso e spaventato. Grossi era entusiasta. Ho detto a mia moglie che ci avrei provato solo se mi avesse aiutato. Questa è una cosa che dovevamo fare insieme».

Provare a rilevare la 3B, infatti, marito e moglie significa prosciugar­e i risparmi di una vita e aprire un mutuo ventennale. L’investimen­to si aggira sui 500mila euro. «Da vertigine per noi — prosegue l’imprendito­re —, anche qui abbiamo trovato una persona speciale in Corrado Torri, il nostro commercial­ista, con cui abbiamo predispost­o il piano aziendale». Il 1° luglio 2018 la 3B con la nuova proprietà riparte. «Non ci siamo mai fermati — ne va fiero il titolare — e da allora è stata tutta una corsa. Tre mesi dopo avevamo assunto 5 persone, che a marzo abbiamo confermato a tempo indetermin­ato». «Nel frattempo — racconta la moglie, ora responsabi­le del personale e dell’amministra­zione — abbiamo rifatto gli uffici, ottenuto la certificaz­ione Iso, fatto corsi di formazione e sicurezza, comprato un nuovo macchinari­o». A fine 2019 l’azienda cerca nuovi clienti e mercati, anche all’estero. «Siamo contenti — dice lui —. Se

❞ Se prima il pensiero era come arrivare a fine mese ora è sullo stipendio da dare a 19 persone: siamo una famiglia allargata Ferruccio Bonacina Il titolare

Insieme alla moglie «Lei mi telefonò e mi disse: perché non provi a prenderla in mano tu, l’azienda?»

prima c’era il pensiero di come arrivare a fine mese, ora il pensiero è dare lo stipendio a 19 persone, ma va bene così, la famiglia si è allargata». «Ce l’abbiamo fatta perché non abbiamo dipendenti ma una squadra di amici — aggiunge lei —. C’è la consapevol­ezza che siamo tutti sulla stessa barca e tutti mettono impegno».

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Una delle cicogne liberate nel Parco del Serio
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 ??  ?? Squadra Ferruccio Bonacina e Claudia Zini (al centro) con i loro dipendenti
Squadra Ferruccio Bonacina e Claudia Zini (al centro) con i loro dipendenti

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