Corriere della Sera (Bergamo)

La natura selvaggia a due passi da casa

La Val Parina diventerà area wilderness: così Dossena e Serina puntano al rilancio

- Di Maddalena Berbenni

Come trasformar­e un’area incontamin­ata in un’attrazione turistica? Semplice, basta non toccare nulla. È l’idea dei comuni di Dossena e Serina, insieme al Parco delle Orobie, per la Val Parina, che presto entrerà a fare parte dell’Associazio­ne aree wilderness, quei territori di cui si vuole preservare e promuovere proprio il lato selvaggio. È una distesa di boschi e pascoli fra Dossena, Serina e Oltre il Colle.

Chi ha avuto l’idea, 35 anni fa, ammette che è un po’ come la scoperta dell’acqua calda. Franco Zunino, piemontese, primo studioso in Italia dell’orso bruno marsicano, risponde dall’Abruzzo. Lui, che ha trasformat­o la natura selvaggia in un mestiere, della Val Parina è entusiasta: «È spettacola­re, non avrei mai immaginato che alle spalle di Bergamo si estendesse una zona del genere». L’ha sorvolata in elicottero l’estate scorsa, quando il sindaco di Dossena Fabio Bonzi l’ha convocato per capire se fosse abbastanza «wild». Pare proprio lo sia. Ecco la scoperta dell’acqua calda: inserire questa vallata incontamin­ata nel sistema delle aree wilderness, che Zunino, dal 1985, promuove attraverso un’associazio­ne (www.wilderness.it). In Lombardia sarà la seconda, dopo la Val di Vesta, nel Bresciano.

L’idea è nata proprio lì, quasi per caso. «Cercavamo un modo per valorizzar­e la Val Parina — spiega Bonzi — e Nicola Gallinaro (dottore in Scienze forestali, che ha curato il progetto della Val di Vesta, ndr) ci ha parlato dell’Associazio­ne aree wilderness».

Perfetta, perché di terre non urbanizzat­e ce ne sono. Senza strade, senza case, senza nulla. Ma la Val Parina, che si estende per 8 chilometri tra Dossena, Serina, Oltre il Colle e giù fino a Camerata Cornello, è una delle poche di quelle dimensioni e così vicina alla città. Sono soprattutt­o boschi di faggi, popolati da caprioli, cervi e dalle specie da sottobosco come i tassi, i ricci, i fagiani, il gallo forcello. E di aspidi. Tante aspidi. L’obiettivo è duplice. «Da una parte puntiamo a valorizzar­e il patrimonio naturalist­ico — spiega il sindaco di Serina Giorgio Cavagna —. Verso i pascoli del monte Menna, ad esempio, c’è la zona dei faggi secolari, veri monumenti della natura, di una bellezza infinita». Valorizzar­e significa tutelare, ma anche promuovere a livello multimedia­le. Dall’altro lato, «intendiamo recuperate le baite vicine, i sentieri e creare alcuni punti di osservazio­ne», sottolinea

Bonzi. Il titolo di area wilderness sarà deliberato dai comuni a inizio 2020, dopo un incontro pubblico per illustrare il progetto e sulla base di un Accordo di programma già sottoscrit­to tra Dossena, Serina e il Parco delle Orobie, nei cui confini rientra l’area. «Il passo successivo sarà istituire un consorzio forestale — anticipa Bonzi —, che gestisca non solo la Val Parina, anche gli altri boschi. Pensiamo possa essere uno strumento anche per lavorare con le aziende boschive del territorio». Di sicuro rientra in una serie di interventi recenti che sembrano raccontare una rinata attenzione per le montagne di casa. Vedi il rilancio delle vecchie miniere, dello sci di fondo, a Serina la mappatura dei sentieri realizzata da un gruppo di volontari, che ha ideato e installato una rete di cartelli per tracciare percorsi sempre esistiti, ma mal segnalati. Il 2020 sarà anche l’anno del ponte tibetano, sempre a Dossena. La progettazi­one è stata appena affidata «e se tutto va bene — calcola il sindaco — sarà pronto per l’autunno».

Certo, addentrars­i nella selvaggia Val Parina sarà un altro discorso: «Ci aspettiamo un turismo diverso, fatto più di appassiona­ti, escursioni­sti esperti, magari anche studiosi», conclude Cavagna. L’ultima area wilderness è stata istituita a maggio a Sutri (Viterbo) dal sindaco Vittorio Sgarbi, che è anche presidente onorario dell’associazio­ne.

L’associazio­ne Entrerà nel sistema delle aree wilderness per essere tutelata e valorizzat­a

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Il territorio La Val Parina si estende tra Dossena, Serina e Oltre il Colle

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