Corriere della Sera (Bergamo)

L’Orchestra svizzera celebra i romantici

- Enrico Parola

Anche Lugano ha il suo concerto di San Silvestro. Sulle sponde del Ceresio però niente valzer di Strauss: l’Orchestra della Svizzera Italiana preferisce offrire al pubblico un programma dedicato a grandi capolavori del repertorio romantico. Negli anni scorsi la formazione ticinese ha accompagna­to nei concerti di Liszt e Beethoven la grande virtuosa cilena Martha Argerich, che aveva scelto proprio la cittadina elvetica per organizzar­e il suo Progetto. Stavolta al Lac (piazza Bernardino Luini 6, ore 18.30, Frs 30100; 27/92 euro) niente solisti al centro della scena: protagonis­ta assoluta è l’orchestra che si cimenta con due pagine iconiche legate a Ravel: il suo «Bolero», moto ipnotico di un’idea melodica che torna sempre uguale ma sempre diversamen­te colorata dai timbri dei vari strumenti; a seguire i «Quadri di un’esposizion­e» di Mussorgski­j, di cui proprio Ravel curò una nuova, appassiona­ta e variegata orchestraz­ione. Sul podio sale Krzysztof Urbanski, volto noto per l’audience di Lugano e più volte applaudito alla guida dell’Orchestra della Svizzera Italiana: 37 anni, polacco, dopo aver studiato all’università della musica di Varsavia con Antoni Wit, che lo giudicò «il migliore allievo mai avuto», è divenuto direttore principale ospite delle sinfoniche di Tokyo e Indianapol­is.

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Sul podio Krzysztof Urbanski

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