Corriere della Sera (Bergamo)

Pd, il nome di Gori per il futuro (incerto)

Nel partito circola l’ipotesi per l’eventuale post Zingaretti, ma i dubbi sono tanti

- di Simone Bianco

Le elezioni regionali in Emilia Romagna saranno decisive. Perché in caso di sconfitta per il centrosini­stra è molto probabile che, dentro il Pd, la leadership di Zingaretti venga messa in discussion­e. E a quel punto il nome del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che già circola all’interno del partito, potrebbe davvero finire al centro di ipotesi concrete per la segreteria. Ma il futuro del partito è incerto e i dubbi ancora tanti.

C’è un piano inclinato che porta Giorgio Gori al centro della futura scena del Pd. L’area riformista, che non ha seguito Matteo Renzi nella scissione e si trova sempre meno a proprio agio con le scelte fatte da Nicola Zingaretti negli ultimi sei mesi, comincia a riflettere ad alta voce sul nome del sindaco di Bergamo come possibile candidato alla segreteria del Partito democratic­o. Un’eventualit­à al momento lontana, che potrebbe però avvicinars­i rapidament­e se, dopo le elezioni in Emilia Romagna, il piano del Partito democratic­o assumesse un’inclinazio­ne più marcata (tipo Titanic).

Al bivio delle regionali del 26 gennaio prossimo, la prima strada porta al rafforzame­nto della leadership di Zingaretti, in caso di conferma del governator­e uscente Stefano Bonaccini. Non si può escludere nemmeno in questo caso una ricaduta sul futuro del governo Conte, dovuta a una possibile brutta sconfitta del Movimento 5 stelle. Ma i veri movimenti rispetto alla guida del Pd si avrebbero in caso di vittoria della Lega in Emilia Romagna. Sarebbe difficile per Zingaretti e il suo gruppo dirigente giustifica­re una caduta politica di portata immane per la storia della sinistra italiana. Un minuto dopo, il nome di Gori finirebbe nel frullatore delle ipotesi per la succession­e al vertice. È già una certezza, se si ascolta cosa ha detto ieri ad Agorà su Rai Tre Graziano Delrio: «Se ci sarà contendibi­lità, noi siamo democratic­i, facciamo le primarie e ci confrontia­mo. Gori è uno dei tanti nomi che potrebbero essere in campo — le parole dell’ex ministro —. Gori mi piace molto come sindaco, non lo ho mai sentito parlare del partito, vedremo».

L’attenzione verso il sindaco è dovuta sia alla mancanza di valide alternativ­e nell’area degli ex renziani rimasti nel Pd, sia alle prese di posizione degli ultimi mesi. Gori ha più volte manifestat­o perplessit­à sull’ipotesi di rendere struttural­e l’alleanza con i cinquestel­le. Ma non ci sono solo argomenti da risiko politico: dal primo cittadino bergamasco è stata posta una questione sugli indirizzi economici dell’attuale maggioranz­a, con particolar­e attenzione al tema della (scarsa) crescita. In un partito fragile — e che teme il peggio — come il Pd, questo oggi basta e avanza per accedere alla lista dei papabili per un congresso che molti immaginano vicino.

Pur con queste premesse, l’ipotesi di Gori candidato alla segreteria dem resta complicata. Per una ragione fondamenta­le: il sindaco per primo è pieno di dubbi. La versione ufficiale più volte ripetuta ultimament­e è: «Ho appena iniziato il secondo mandato, resto qui. Ma voglio contribuir­e con le mie idee». Chiarament­e se nomi di primo piano spingesser­o per una sua candidatur­a (come accadde per le Regionali), Gori sarebbe obbligato a fare riflession­i attente. Ma bisogna considerar­e che questo, in caso di sconfitta in Emilia, avverrebbe in uno scenario post atomico per il Pd. Avrebbe senso candidarsi a guidare una forza a rischio implosione?

 Gori mi piace. Se ci saranno primarie il suo è uno dei tanti nomi che potrebbero essere in campo Graziano Delrio Pd

 ??  ?? Ex renziani Giorgio Gori con Alessia Morani al seminario del Pd all’Abbazia di San Pastore, Contiglian­o
Ex renziani Giorgio Gori con Alessia Morani al seminario del Pd all’Abbazia di San Pastore, Contiglian­o

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