Venduta l’ex Montessori Diventerà un condominio
In viale Vittorio Emanuele lavori dalla prossima estate
L’edificio che ha ospitato la scuola, in pieno centro città, è stato acquisito dalla Ma.Ma. di Marco Cefis e Matteo Zanetti. Dall’estate prossima dovrebbe partire il cantiere per realizzare otto appartamenti di lusso. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2021.
Affari immobiliari nel salotto buono della città (bassa). Viale Vittorio Emanuele, zona considerata nel borsino edilizio «centrale e di pregio» si arricchirà di una ristrutturazione altrettanto pregevole. Questa la premessa dell’operazione di compravendita con cui la società Ma.Ma, facente capo agli imprenditori Marco Cefis e Matteo Zanetti (quest’ultimo amministratore delegato dell’omonima azienda casearia di famiglia) metterà mano alla sede dell’ex scuola Montessori.
L’edificio, datato 1954, da un passato scolastico durato oltre sessant’anni risorgerà a nuova vita immobiliare dal momento che nelle vecchie aule del plesso, che ospitava circa 300 ragazzi, verranno ricavati otto appartamenti di metrature tutt’altro che trascurabili.
L’ultima campanella sul viale era suonata nel giugno di due anni fa. Alla ripresa delle lezioni gli infissi tinteggiati di verde erano rimasti abbassati, lasciando la zona in pieno centro cittadino avvolta in uno strano silenzio. Nessun vociare mattutino e nessuna lamentela pomeridiana da parte degli automobilisti per le macchine dei genitoriaccompagnatori parcheggiate, intorno alle 16 di ogni giorno, in modo creativo sulla strada, fino alla partenza della funicolare. Zona libera. Da settembre 2018 la scuola Montessori si è, infatti, trasferita a Longuelo, nel nuovo edificio ultimato dopo anni di peripezie cantieristiche e vicissitudini giudiziarie per i costruttori (un primo processo si è concluso a novembre con l’assoluzione dell’ex Udc Nicola Gritti, al timone della società Viaviale, dal giro di fatture false di cui era accusato). Ventidue aule nuove di zecca, per un costo complessivo di poco inferiore ai cinque milioni di euro, hanno siglato un nuovo capitolo della storia di questa istituzione scolastica che, fondata nel 1954 da Eleonora Caprotti Honegger e Antonia Trezzi (entrambe formate da Giuliana
Sorge, allieva di Maria Montessori), affonda saldamente le sue radici operative e gestionali nell’omonima Fondazione, guidata dal 2015 da Fanny Honegger. Ed è alla stessa Fondazione, come spiegano dalla scuola, che l’edificio era rimasto in capo stante il fatto che, per le varie traversie contrattuali della nuova sede, era scattata la revoca anche del preliminare sulla permuta dell’edificio di viale Vittorio Emanuele. Un accordo che, siglato all’inizio del cantiere di Longuelo, prevedeva alla prima impresa appaltatrice la cessione della vecchia scuola una volta consegnata quella nuova. Ma, appunto, non se ne era fatto più nulla.
Del resto, pur essendo la destinazione residenziale già prevista dal Piano di governo del territorio, fino alla transazione con Ma.Ma sulla ex scuola non erano stati presentati progetti. Che, invece, ora — come conferma l’assessore all’Edilizia privata Francesco Valesini — sono al vaglio della commissione edilizia e paesaggistica di Palazzo Frizzoni oltre che della Sovrintendenza per i Beni architettonici, in considerazione della valenza della zona. A firmare il progetto del restyling è lo studio dell’architetto bergamasco Leonardo Togni che per Ma.Ma aveva già progettato «Albricci 10», edificio sorto sulle ceneri della ex Casa del Clero, in una delle zone più esclusive della città, la Conca d’Oro, i «Parioli» di Bergamo, con dieci appartamenti e un superattico che sono andati
Costi top secret La vendita dell’edificio coprirà in buona parte l’investimento della Fondazione a Longuelo
via come il pane. Subito venduti.
Adesso è ai nastri di partenza una nuova iniziativa immobiliare per i due imprenditori, accompagnati dallo slogan che, forte del successo di «Albricci 10», gira nel mondo degli affari bergamasco: «Squadra che vince non si cambia». Chiuso l’iter burocratico, l’inizio del cantiere è previsto per l’estate prossima e la sua conclusione entro la fine del 2021. Top secret il valore della transazione, anche se autorevoli fonti ipotizzano una sorta di permuta valutativa e compensativa dei due edifici. In pratica con la cessione della vecchia scuola la Fondazione ha pagato una buona parte di quella nuova.