Corriere della Sera (Bergamo)

Con la Fiorentina una rivalità in continua crescita

Gli insulti al Gasp, le parole di Percassi e Commisso: con la Fiorentina rivalità in crescendo

- Losapio

Non sarà mai come la Juventus, ma l’Atalanta sta scalando rapidament­e la graduatori­a delle antagonist­e viola per eccellenza, specialmen­te dopo l’ennesimo scambio di insulti, botte e risposte. Perché mercoledì, dopo i cori — durati tutta la sfida — che additavano Gasperini come un «figlio di p.», lo stesso allenatore ha deciso di rispondere, rimandando ai mittenti le accuse. Ci ha pensato poi il presidente Antonio Percassi, a Tuttosport, a rincarare la dose: «È stato bersaglio di cori disgustosi, incivili, insopporta­bili. La cosa è andata avanti per tutta la gara ed è stata ascoltata anche in tv. L’arbitro doveva sospendere la partita, come accade con gli ululati razzisti. Fosse successo a Bergamo, immagino cosa si sarebbe detto dei bergamasch­i.

Ha reagito nel modo giusto, al Franchi è stato toccato il fondo».

A rispondere, ci ha pensato il numero della Fiorentina Joseph Commisso. «Ho letto e sentito parole molto dure e offensive nei confronti dei nostri supporter sia da parte di Gasperini che del presidente Percassi. Mi è stato raccontato che dopo le dichiarazi­oni di Gasperini dell’anno scorso su Chiesa, il nostro giocatore a Bergamo è stato insultato per tutta la partita. Mio figlio e Joe Barone (il braccio destro, ndr) quest’anno a Parma contro l’Atalanta sono stati insultati e anche minacciati in tribuna ma nessuno ha detto o fatto nulla, se non scaricare la colpa al personale di servizio. Io al figlio di Percassi ho dato la massima ospitalità e sono rimasto a parlare con lui per diverso tempo. Prima di parlare dei tifosi delle altre squadre e della Fiorentina in particolap­enso sia doveroso guardare cosa succede in casa propria, dove anche dopo il brutto episodio di cori razzisti contro Dalbert, i commenti in casa Atalanta non sono stati di forte condanna e senza nessun indugio. I fan viola vanno rispettati». La rissa verbale ha coinvolto anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Non ho visto gli estremi per critiche di questo tipo. Credo che i tifosi della Fiorentina non meritino questi attacchi. Capisco che forse c’è un po’ di nervosismo per una sconfitta che non era tra quelle previste ma ci sta. Basta che non si oltrepassi il limite».

Un tutti contro tutti che surriscald­a gli animi. Il primo picco di tensione era capitato nel giugno 2018, quando la Fiorentina accusava Perugia e Atalanta di avere concordato una cifra fittizia per il trasferire, mento di Gianluca Mancini (preso in combinazio­ne con il portiere Santopadre, pagato 1,9 milioni sui 2,2 totali e ora in C, al Rimini) per evitare che gli umbri riconosces­sero una cifra troppo alta alla Fiorentina (l’accordo era di dare il 50% sulla rivendita): una battaglia legale terminata lo scorso luglio con un accordo fra le tre parti per una transazion­e integrale, di fatto dando ragione ai viola. Ma il bubbone è scoppiato dopo la simulazion­e di Federico Chiesa del settembre 2018 (non rilevata dal Var). «Chiesa è forse il miglior giovane italiano ma ha l’abitudine di fare questi gesti e deve iniziare a pagare», le parole del Gasp che alla vigilia della semifinale di Coppa Italia aveva rincarato la dose: «All’andata il rigore fu una farsa, l’episodio peggiore del Var. Difenderlo dicendo che è inciampato significa deridere l’avversario».

Lo scontro tra Atalanta e Fiorentina per l’acquisto del difensore da parte dei nerazzurri dal Perugia valutato solo 300 mila euro. Alla Viola spettava il 50% della rivendita

Gasperini nella scorsa stagione parla dell’attaccante come un «simulatore che deve pagare». Il bomber, a Bergamo, viene insultato continuame­nte

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 ??  ?? Allenatore Gian Piero Gasperini, 61 anni, guida l’Atalanta dall’estate del 2016
Allenatore Gian Piero Gasperini, 61 anni, guida l’Atalanta dall’estate del 2016
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