Corriere della Sera (Bergamo)

Fatture false, sindaco patteggia

-

Giovanni Benini, sindaco di Castelli Calepio, patteggia per evasione fiscale.

Patteggia il minimo, 18 mesi: «Perché ho ritenuto fosse meglio chiuderla così». Però Giovanni Benini, sindaco a Castelli Calepio, proprio non la digerisce questa storia dell’evasione fiscale: «Mi hanno fregato, ho pagato e adesso riparto — dichiara —, ma mi dispiace perché possono dirmi tante cose ma non che sono un disonesto. Ho sempre pagato le tasse, ho sempre chiuso in attivo e ho una partita Iva aperta dal 1973 che è sempre rimasta la stessa». È da alcuni controlli dell’Agenzia delle Entrate che è nata l’indagine. Il problema era sorto su una trentina di fatture del 2014 per operazioni inesistent­i. Negli inquirenti c’era il sospetto che fossero state confeziona­te da tre società fornitrici per consentire alla ditta edile di Benini di abbattere le entrate e pagare meno tasse. In particolar­e, era balzato agli occhi degli ispettori il caso di una società che pur dichiarand­o 100 mila euro aveva emesso fatture a Benini per il triplo della somma. Così facendo sarebbe risultato 500 mila euro di imponibile in meno e 100 mila euro per quanto riguarda l’Iva. Il sindaco, assistito dall’avvocato Andrea Pezzotta, sostiene che si sia trattato di un raggiro subito da fornitori reali: «Purtroppo a volte ci si concentra più sul lavoro e meno sull’aspetto fiscale, ma io sono a posto», dice. Per accedere al patteggiam­ento ha versato il dovuto al Fisco, cifra importante su cui sorvola. «A marzo compio 70 anni e voglio andare avanti a lavorare perché mi diverto. Sono uno dei pochi contento per l’introduzio­ne della fattura elettronic­a», assicura. Tra Parzanica e Castelli Calepio è il quarto mandato, l’ultimo conquistat­o a maggio dando alla Lega, a suo dire, «una bella paga». (mad.ber.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy