Seconde case per creare b&b
Il turismo sostiene il mercato immobiliare
È corsa all’acquisto di seconde case in città per poi trasformarle in b&b o sfruttarle con Airbnb.
I prezzi calano ma il mercato è attivo, anche se sostenuto soprattutto da chi pensa al turismo. È la lettura delle compravendite immobiliari a Bergamo secondo l’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa. Riguarda in modo particolare Città Alta che, si ricorda, «da quando è stata dichiarata Patrimonio Unesco ha visto aumentare in modo considerevole i turisti». Nel borgo antico la domanda di prime case è in calo mentre «cresce quella per investimento alimentata da coloro che decidono di fare casa vacanza o b&b o di affittare a studenti». Si cercano quindi mono e bilocali su cui investire intorno a 100-120 mila euro, affittando poi un bilocale attorno ai 70-100 euro al giorno. Per queste soluzioni un metro quadrato vale 2.500 euro, mentre per una casa storica ristrutturata si sale a 4 mila. Lo stesso discorso vale per il centro, la seconda zona cittadina più costosa. Qui c’è chi cerca una prima casa (ma con appartamenti da almeno 150 metri quadrati con vista su Città Alta) e anche investitori che si orientano su bilocali e monolocali da affittare a lavoratori fuori sede e studenti. L’acquisto in via XX Settembre e in via Tasso arriva a 3 mila euro al metro per l’immobile nuovo e a 2 mila per quello da ristrutturare. E se per il viale i valori medi sono attorno ai 3 mila euro, si scende a 1.2001.600 nella zona della stazione.
Prezzi medi da 2 mila euro al metro a Borgo Pignolo, ma «in diminuzione a causa della vetustà delle abitazioni risalenti al 1800-1900 e al progressivo abbandono della zona da parte delle attività commerciali». Anche se, nota Tecnocasa, «una futura rivalutazione è probabile in seguito alla riqualificazione dell’ex caserma Montelungo».
Uscendo dal centro, sono stabili i prezzi nella zona sudorientale della città, dove acquistano soprattutto famiglie del posto, ma anche qui c’è chi punta al b&b. I prezzi più alti sono a Malpensata e Boccaleone. La prima piace a chi si deve spostare per lavoro, il secondo a chi cerca immobili più recenti, risalenti agli anni
’90. Meno quotata la Celadina, dove «acquista chi non si può permettere Borgo Palazzo», con prezzi da 900 euro al metro quadrato. Che scendono a 800 a Campagnola, anche se «il quartiere è interessato dalla nascita di un centro commerciale che potrebbe riqualificare la zona, e dalla modifica della viabilità». Per le locazioni c’è «una buona domanda parte di lavoratori fuori sede, studenti e persone che non vogliono o non possono acquistare».
In Borgo Santa Caterina acquistano prevalentemente famiglie in cerca dell’abitazione principale anche se negli ultimi tempi sono tornati gli investitori. Una soluzione usata e in buone condizioni costa mediamente 1.200-1.500 euro al metro. Piacciono Monterosso e Redona per le zone collinari con case singole che si vendono da 350 mila a 900 mila euro. Nella parte bassa ci sono abitazioni degli anni ’70 dal valore medio di mille euro al metro, così come a Valtesse. Infine a Valverde si possono trovare (poche) case singole e villette a schiera e prezzi medi di 1.800 euro al metro ma numerosi affitti a studenti e lavoratori fuori sede. Per questo sono in aumento le richieste di appartamenti grandi, ricercati da società che poi li affittano appunto a ragazzi e trasfertisti con contratti da 3 a 18 mesi: 600-650 al mese per un bilocale, 700-800 per un trilocale.